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Coronavirus in Italia, bollettino 11 agosto: 6.968 nuovi positivi, 31 morti. Crescono malati in terapia intensiva

di Lorenzo Briotti |11 Agosto 2021 18:24

Coronavirus in Italia, bollettino 11 agosto: 6.968 nuovi positivi, 31 morti. Tasso positività al 3%, crescono malati in terapia intensiva

Coronavirus in Italia, il bollettino dell’11 agosto. Sono 6.968 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri, i nuovi positivi erano stati 5.636.

Sono invece 31 le vittime in un giorno, lo stesso incremento di ieri. Dall’inizio della pandemia i casi sono 4.413.162, i morti 128.304. I dimessi e i guariti sono invece 4.166.095, con un incremento di 4.450 rispetto a ieri, mentre gli attuali positivi salgono a 118.761, con un aumento di 2.438 nelle ultime 24 ore.

Sono 230.039 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 241.766. Il tasso di positività è del 3%, in aumento rispetto al 2,3% di ieri.

Coronavirus in Italia: crescono i malati in terapia intensiva (+15) e i ricoveri (+68)

Sono 337 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 15 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 40 (ieri erano 26). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.948, con un incremento di 68 unità rispetto a ieri.

Vaia (Spallanzani): “Assolutamente contrario alla vaccinazione agli under 12”

“Sono assolutamente contrario alla vaccinazione degli under 12, per due motivi”. Lo ha detto a Sky TG24 Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, ospite di Timeline.

“Nei bambini è statisticamente irrilevante non solo il contagio ma anche la malattia al di sotto dei 12 anni. In questo caso quindi la bilancia rischio-beneficio penderebbe tutta sulla parte del rischio”. Per Vaia, “il problema non è l’Rna che resta nell’organismo. Il problema è che comunque noi possiamo avere degli effetti collaterali. Nei bambini non c’è questo contagio così imponente e non c’è la malattia, oggi”.

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