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Coronavirus, gli sciacalli delle mascherine. Chi le fa in casa e le vende, chi fa finta di non averle…

di Redazione Blitz |14 Marzo 2020 8:50

Coronavirus, gli sciacalli delle mascherine. Chi le fa in casa e le vende, chi fa finta di non averle... (Foto Ansa)

Coronavirus, gli sciacalli delle mascherine. Chi le fa in casa e le vende, chi fa finta di non averle… (Foto Ansa)

ROMA – Coronavirus, gli sciacalli delle mascherine. Chi le fa in casa e le vende, chi le vende a prezzi 5 volte superiori e chi invece dice di non averle ma poi… Numerose mascherine, prodotte “artigianalmente” da una sartoria di Roma, nel quartiere Portuense, erano infatti pronte ad essere messe in commercio, sebbene non conformi alla normativa comunitaria e nazionale poiché sprovviste del marchio di qualità CE. Il titolare dell’attività, che aveva addirittura pubblicizzato la vendita dellr mascherine, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma per frode.

Inoltre, nel retrobottega di una farmacia sita nella zona di Guidonia Montecelio, al cui esterno era esposto un cartello con l’indicazione “maschere esaurite”, i Finanzieri del Gruppo di Tivoli hanno trovato e sequestrato 228 dispositivi che venivano venduti al prezzo di 35 euro l’uno, cinque volte superiore al valore di acquisto. Per il titolare e tre suoi dipendenti è scattata la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di Tivoli per il reato di “manovre speculative su merci”, con conseguente richiesta di assegnazione dei dispositivi alla Protezione Civile, affinché siano utilizzati dagli operatori chiamati a gestire l’emergenza.

Altre 480 mascherine non in linea con gli standard di sicurezza sono state scovate da militari della Compagnia di Frascati in una rivendita alla Romanina, acquistate “in nero” e occultate sotto il bancone. Anche in questo caso l’esercente è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma. Sono in corso indagini per risalire all’origine della “filiera” illegale.

Dall’inizio dell’emergenza, sono state centinaia le attività commerciali di Roma e provincia controllate dalla Guardia di Finanza per verificare la corretta esposizione dei prezzi al pubblico e sventare ogni possibile pratica speculativa, commessa approfittando dell’aumento vertiginoso della domanda di mascherine e disinfettanti. (Fonte Ansa).

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