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Coronavirus e voto, le norme anti contagio: mascherina, no assembramento e matita disinfettata

di Redazione Blitz |20 Settembre 2020 9:11

Coronavirus e voto, le norme anti contagio: mascherina, no assembramento e matita disinfettata (foto Ansa)

Coronavirus e voto, le norme anti contagio: mascherina, no assembramento e matita disinfettata.

Obbligatorio l’uso della mascherina, divieto di assembramento, utilizzo del gel igienizzante.

Ecco tutte le prescrizioni dettate dal Viminale per i seggi.

E’ obbligatorio l’uso della mascherina per accedere ai seggi, sia per gli elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare.

Divieto di assembramenti all’interno delle sezioni; sono previste aree di attesa all’esterno.

Utilizzo del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita.

E, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto.

Allo scopo di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria, anche a coloro che andranno a raccogliere il voto, il decreto legge 14 agosto 2020, n. 103, ha stabilito particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi.

Questo compito è affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali che si recano presso le abitazioni degli elettori.

Il decreto legge n.103/2020 prevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200.

Coronavirus e voto: la nota del Viminale

Il Viminale sottolinea sul suo sito ufficiale che la scelta di affidare la raccolta del voto domiciliare alle sezioni ospedaliere  è dovuta all’esigenza di garantire la sicurezza sanitaria.

Le nuove disposizioni consentono agli elettori che si trovano nelle condizioni previste dal decreto legge e che ne facciano richiesta, di poter votare per tutte le prossime consultazioni referendarie, regionali e comunali.

Sono state diramate, anche di recente, indicazioni operative al fine di garantire la raccolta del voto in condizioni di sicurezza.

Inoltre, sono stati anche previsti corsi di formazione dedicati.

Per tutti gli elettori ospedalizzati è prevista la possibilità di votare nel comune dove ha sede la struttura medica.

Si tratta di un principio di carattere generale, che trova applicazione anche per altre categorie di elettori, quali, ad esempio, quelli affetti da grave infermità che non dimorano nel comune dove dovrebbero votare; le Forze di polizia e i militari chiamati a svolgere i servizi di istituto in sede diversa dalla propria residenza. (Fonte: Adnkronos).

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