La fine della Concordia: portata via o rottamata in mare entro 1 anno?

Pubblicato il 16 Gennaio 2012 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA

Costa Concordia (Lapresse)

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – La Costa Concordia è in mezzo al mare davanti all’Isola del Giglio da venerdì, dovrà essere spostata ma ancora il suo destino non è stato deciso. E’ appoggiata su un fondale di 37 metri ma con il rischio di scivolare fino a 70 metri di profondità, e dunque inabissarsi completamente.

I sommozzatori sono al lavoro per decidere come portarla via: si può trasportare intera da uno a sei mesi, tappando lo squarcio di 70 metri con della lamiera e svuotandola con delle pompe oppure rottamarla sul posto entro un anno. Nel primo caso la nave verrebbe riportata in posizione verticale, visto che è inclinata di quasi novanta gradi e rimorchiata in cantiere. Nel secondo invece verrebbe fatta a pezzi davanti al Giglio e i resti verrebbero portati su una gru e poi in cantiere: occorrerebbero circa 100 sollevamenti secondo i calcoli degli esperti.

L’ad di Costa Pierluigi Foschi ha detto che la società ha dato mandato ad alcune società di studiare un modo per rimuovere la Costa Concordia che potrebbe ”essere sollevata con palloni d’aria e, una volta rimessa in galleggiamento, trainata da rimorchiatori”.

”Il recupero di Costa Concordia è una delle operazioni piu’ difficili al mondo – ha detto ancora Foschi -. Ci sono alcune possibilita’ di scelta ma prima di tutto dobbiamo pensare a chiudere le falle”.

Adesso la nave (guarda le immagini) si trova inclinata di novanta gradi, con la murata di dritta completamente sommersa. La prua appoggia su un fondale di sabbia e alghe, mentre la parte poppiera della nave si e’ fermata su un basamento di roccia. A circa 30 metri da questa zona però, i sub hanno individuato una sorta di ‘scalino’, al termine del quale la profondita’ raggiunge i 70 metri. Il rischio, al momento non escludibile, è che se dovessero peggiorare le condizioni meteomarine, la nave potrebbe scivolare all’indietro e raggiungere cosi’ lo scalino. E a quel punto potrebbe proseguire la sua corsa, raggiungendo i 70 metri e inabissandosi.

Non è remoto il rischio che uno spostamento improvviso della nave possa coinvolgere i sub impegnati in quel momento nelle ricerche. Un altro momento critico sarà rappresentato dallo svuotamento delle cisterne di carburante. La Guardia Costiera ha emesso una diffida nei confronti della Costa Crociere, chiedendo che vengano al piu’ presto rimosse le circa 2.500 tonnellate di carburante presenti nei serbatoi.