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Criminalità a Napoli: in coma ladro minorenne, il padre e il fratello morti in altre rapine

di Alessandro Avico |4 Gennaio 2011 12:03

Non avrebbe ancora compiuto 18 anni il bandito ferito gravemente lunedì sera nel corso di un tentativo di rapina avvenuto in una tabaccheria di via Cirillo, a Napoli. Il giovane non è stato subito identificato perchè quando è stato portato all’ospedale ”Loreto Mare” non aveva i documenti di riconoscimento. E’ stato identificato qualche ora dopo l’accaduto.

Secondo quanto si apprende vive con la sua famiglia non lontano da via Cirillo, dove lunedì sera insieme ad un complice, anch’egli ferito ma in maniera più lieve, ha tentato un colpo. Ma all’interno del negozio c’era un poliziotto libero dal servizio che ha risposto al fuoco dopo che uno dei malviventi ha puntato la pistola contro il titolare dell’esercizio e poi ha fatto fuoco contro il cane del commerciante.

Il minorenne ha riportato ferite di grave entità alla testa che rendono complicata una eventuale operazione chirurgica: lotta tra la vita e la morte. Se la caverà invece il suo complice di 19 anni che ha riportato ferite a una gamba. La pistola utilizzata dal rapinatore sarebbe una 7,65.

Il giovane ora in coma, Antonio Fontanarosa,  faceva il rapinatore come il fratello e il padre. Entrambi ammazzati: Ciro, sedici anni, ucciso dai clan del Vasto perché voleva essere indipendente nel fare le rapine. E il genitore ucciso da un carabiniere durante un colpo alle Poste a Miano.  Antonio aveva seguito la loro strada.

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