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Crocifisso a scuola, Paolo Brosio contro Fioramonti: “Si deve dimettere. Gesù si è sacrificato per la nostra salvezza”

di Redazione Blitz |1 Ottobre 2019 18:59

Un crocifisso appeso in una scuola (foto ANSA)

Un crocifisso appeso in una scuola (foto ANSA)

FIRENZE – “Ecco da chi è rappresentata la cultura italiana nel nostro Paese, da un ministro che detesta l’albero della vita per il quale nostro Signore Gesù Cristo, si è sacrificato per la salvezza di tutti i 7 miliardi di abitanti della Terra”. Lo afferma in una nota il giornalista Paolo Brosio chiedendo le dimissioni del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti per aver definito “questione divisiva” l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche.

Fioramonti aveva infatti dichiarato, durante un intervento nella trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, su Rai Radio 1, di credere “in una scuola laica, ritengo che le scuole debbano essere laiche e permettere a tutte le culture di esprimersi non esporre un simbolo in particolare. Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione”.

“Caro ministro Fioramonti – scrive Brosio in una lettera aperta – dopo un’uscita del genere, farebbe bene a chiedere scusa e poi a lasciare una poltrona sulla quale si è seduto in maniera impropria, indegna perché ignora completamente la storia del suo Paese, che è intrisa di cultura, arte dei maestri di tutte le epoche e del sangue dei martiri cristiani”.

Secondo Brosio “il ministro non solo offende milioni di cattolici italiani, ma miliardi di cristiani in tutto il mondo. Non solo. Ignora che Cristianesimo significa cultura della storia delle radici dell’Italia e del mondo. Che vergogna, che tristezza, che pena”.

Fonte: ANSA

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