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Dolce e Gabbana, il procuratore chiede l’assoluzione per evasione fiscale

di Maria Elena Perrero |25 Marzo 2014 14:57

Stefano Dolce e Domenico Gabbana (Foto Lapresse)

MILANO – Dolce e Gabbana, colpo di scena: il procuratore di Milano ha chiesto l’assoluzione per gli stilisti, condannati in primo grado ad un anno e otto mesi per presunta evasione fiscale. 

Durante la sua requisitoria nel processo d’Appello il sostituto procuratore di Milano, Gaetano Santamaria, prima di chiedere l’assoluzione per gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana e per altre quattro persone accusate di evasione fiscale, ha in sostanza difeso l’operato dei due stilisti, parlando di una ”impresa moderna”. Secondo Santamaria, Dolce e Gabbana hanno ”pagato le tasse” e la creazione di una società in Lussemburgo è stata ”un’operazione lecita”. 

Gli stilisti Dolce e Gabbana, ha detto il pg, sono ”impegnati tra stoffe, modelli, modelle, ricevimenti, sono dei creativi e non me li immagino a gestire schemi di abbattimento fiscale”. Poi ha chiesto l’assoluzione per i due fondatori della multinazionale e per altre quattro persone, tutte accusate di evasione fiscale per la presunta ‘estero-vestizione’ di una società in Lussemburgo, la ‘Gado srl’, che, secondo il pg, invece ”operava effettivamente”.

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