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Fincantieri, verso sciopero generale. Napolitano: ‘Vi aiuterò’

di luiss_vcontursi |13 Ottobre 2011 12:32

GENOVA – Operai di Fincantieri di Sestri Ponente sul piede di guerra, la Cgil si dice pronta allo sciopero generale che paralizzerebbe l’intera città. Ancora proteste, dunque, nel giorno della visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato che è stato accolto dagli operai tra gli applausi e gli slogan “lavoro, lavoro” e che ha promesso: “Farò quanto in mio potere per aiutarvi”.

Napolitano ha anche aggiunto: “Bisogna tornare a fare politica industriale in questo paese”. Intanto Franco Grondona, segretario regionale della Fiom, alza la voce e annuncia: “La Cgil si prepara allo sciopero generale di tutta la città”.

Ieri, però, è bastata una mezz’ora di assemblea in fabbrica per misurare il livello di tensione dei dipendenti dei Cantieri Navali e, soprattutto, degli operai delle ditte d’appalto. Questi ultimi, gran parte carpentieri napoletani, marocchini, croati, ma anche tanti genovesi che da 10 giorni non ricevono lo stipendio, ieri, sono stati i primi a guidare la protesta, abbandonando gli stabilimenti di Sestri Ponente e decidendo di marciare verso il centro città.

Intanto entro la fine dell’anno la Commissione Ue dovrebbe decidere la proroga e la revisione del regime speciale per gli aiuti alla cantieristica, un intervento che avrebbe un impatto positivo sull’individuazione di una soluzione anche alla crisi Fincantieri. Lo si e’ appreso a Bruxelles, dove si sta lavorando per dare una risposta globale e articolata a una crisi di settore che, oltre all’Italia, ha colpito anche altri partner come Germania e Danimarca. In una lettera inviata recentemente a tutte le parti interessate, il commissario Ue all’industria, Antonio Tajani, ha evidenziato come il settore stia attraversando un ”momento difficile” in un contesto di mercato caratterizzato da ”prezzi estremamente bassi e una concorrenza spietata”.

In particolare, negli ultimi due anni le importazioni di navi dalla Cina e dalla Corea del Sud hanno registrato una crescita che a Bruxelles viene definita ”impressionante”. Oltre alla proroga del regime speciali per gli aiuti ai cantieri navali europei, a livello Ue iniziative sono state avviate per facilitare l’accesso al credito a condizioni convenienti, soprattutto ampliando la possibilita’ di ricorrere ai finanziamenti della Bei. Inoltre, si sta valutando come cogliere al meglio le opportunita’ offerte, sul fronte dell’innovazione, dalla necessita’ di diminuire l’impatto ambientale del trasporto navale e dalla crescente domanda di unita’ destinate al settore energetico, in particolare alle attivita’ di prospezione degli idrocarburi e al loro trasporto. Quanto alla proroga del regime di aiuti, secondo le indicazioni raccolte, la revisione in atto potrebbe aprire la strada alla concessione di maggiori sostegni all’innovazione, ed estenderne il campo di applicazione agli impianti off-shore.

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