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Giorgio Squinzi è morto, l’ex presidente di Confindustria aveva 76 anni

di Redazione Blitz |2 Ottobre 2019 23:25

Giorgio Squinzi (foto ANSA)

Giorgio Squinzi (foto ANSA)

MILANO – E’ morto nel tardo pomeriggio di oggi, 2 ottobre, all’ospedale San Raffaele di Milano Giorgio Squinzi, ex presidente di Confindustria e proprietario del Sassuolo calcio ma soprattutto amministratore unico della Mapei, azienda chimica fondata dal padre negli anni ’30 diventata leader mondiale nella produzione di adesivi, sigillanti e prodotti chimici per l’edilizia.

Malato da tempo, era ricoverato da due settimane nella struttura alle porte di Milano, dove non gli sono mancati l’affetto della moglie Adriana e dei due figli Marco e Veronica, già da tempo impegnati nella Mapei.

Nato 76 anni fa a Cisano Bergamasco, laureato in Chimica al Politecnico di Milano, Squinzi è diventato presidente di Confindustria nel 2012. Un incarico che ha mantenuto fino al 2016 col lo stile che lo contraddistingueva. “Io sono nato imprenditore, in una famiglia di imprenditori – ha detto nel suo ultimo messaggio come capo degli industriali -, ed ho cercato anche in questi anni di comportarmi come imprenditore per il bene di tutto il nostro sistema associativo”.

Squinzi aveva però anche altre passioni. A partire dallo sport: per dieci anni ha sostenuto la squadra ciclistica Mapei-Quick Step, fino al 2002 quando in pieno scandalo doping nel mondo delle biciclette ha interrotto la sponsorizzazione. In quell’anno lui, tifoso milanista, ha acquistato il Sassuolo Calcio che ha portato dalla C2 in serie A. Non a caso il comune emiliano ha proclamato il lutto cittadino.

“Milano e l’Italia perdono un riferimento importante” gli ha reso onore il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Alla Scala sentiremo la sua mancanza” ha aggiunto riferendosi all’assemblea di Assolombarda che proprio domani si terrà nel teatro milanese. Un “imprenditore capace e coraggioso” lo ha definito.

Squinzi era malato da tempo ma non ha mai permesso alla sua malattia di fermarlo. Appassionato di musica, era entrato nel 2016 nel consiglio di amministrazione proprio della Scala, dove si presentava puntualmente alle riunioni, nonostante le difficoltà di deambulazione. Almeno fino a quella di due giorni fa dove non ha potuto essere presente.

Fonte: ANSA

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