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Giuseppe Uva, sei poliziotti e un carabiniere a processo per omicidio

di Daniela Lauria |21 Luglio 2014 17:02

Giuseppe Uva, sei poliziotti e un carabiniere a processo per omicidio

VARESE – Sei poliziotti e un carabiniere andranno a processo per la morte di Giuseppe Uva, l’artigiano di 43 anni morto in ospedale il 14 giugno 2008, dopo aver trascorso la notte nella caserma di Varese. Il giudice per le udienze preliminari, Stefano Sala, ha respinto la richiesta di non luogo a procedere avanzata dal procuratore Felice Isnardi, e fissato per il 20 ottobre la data della prima udienza in corte d’Assise. La sorella di Uva, in lacrime, ha esultato: “Ce l’abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo”.

Potrebbe diventare un nuovo caso Cucchi. Il carabiniere e i sei poliziotti sono stati quindi rinviati a giudizio per tutti i reati contestati nel capo di imputazione, compreso quello di omicidio preterintenzionale. Il giudice ha accolto in toto le richieste delle parti civili, cioè i familiari di Uva, secondo i quali l’uomo avrebbe subito violenze in caserma da parte degli agenti e del carabiniere, che lo avevano fermato ubriaco per strada a Varese.

Il procuratore di Varese facente funzione e la difesa avevano chiesto invece il proscioglimento da tutte le accuse. L’avvocato Luca Marsico, incassa il colpo:

”Prendiamo atto di questa decisione che non ci aspettavamo – ha detto – ora affronteremo il processo a testa alta”.

Mentre Lucia Uva, sorella della vittima, è scoppiata in lacrime per la gioia:

“Dopo quattro anni ce l’abbiamo fatta. Dedico questo processo al pm di Varese Agostino Abate che non ha mai voluto cercare la verità: mio fratello non ha mai fatto atti di autolesionismo ma è stato picchiato in caserma”.

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