Ilva, mamma Tonia al capo dello Stato: “Vieni a vedere i bimbi malati”

Pubblicato il 4 Dicembre 2012 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (Foto Lapresse)

TARANTO – Caro Presidente, venga a Taranto a vedere i nostri bimbi dilaniati dal cancro. Venga a spiegare perché tutto questo “è necessario, altrimenti cala il Pil“. Questa la lettera aperta di una mamma di Taranto, Tonia Marsella, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lunedì ha firmato il decreto che consente all’Ilva di continuare la produzione, aggirando il sequestro della magistratura.

La lettera quindi prosegue:

Napolitano venga a spiegarlo ai nostri piccoli, a noi mamme e agli italiani tutti. Ma lo spieghi dal capezzale di uno dei nostri bimbi consumati dalla malattia: “Sostenga il loro sguardo e spieghi perché lo Stato ha preferito dare loro in pasto al mostro, quel mostro che ha distrutto il nostro mare, violentato la nostra terra, insozzato il nostro cielo“.

Mamma Tonia, si chiede come sia possibile, dopo quello che è accaduto per la vicenda Ilva, “credere ancora nello Stato Italiano? Come credere nella politica e in chi dovrebbe difendere e promuovere il bene comune …e invece ci ha rubato anche il diritto alla vita?“.

Poi la più difficile delle domande:

Cos’hanno di diverso i bambini di Genova rispetto ai nostri. Perché in quello stabilimento l’area a caldo è stata chiusa, in quanto considerata incompatibile con la città, e la produzione spostata a Taranto?

Credevo – conclude amara – che Lei avrebbe scelto la vita e non la morte. E invece ha firmato la nostra condanna“.