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Incendio Oristano: fiamme assediano Porto Alabe, 1500 sfollati, oltre 20mila ettari in fumo

di Alberto Francavilla |26 Luglio 2021 7:51

Incendio Oristano: fiamme assediano Porto Alabe, 1500 sfollati, oltre 20mila ettari in fumo (Foto Ansa)

Incendio in provincia di Oristano nel weekend. Un mega incendio che si è mangiato una parte di Sardegna. Oltre 1500 persone sono state sfollate, oltre 20mila ettari di terreno sono finiti in fumo. La zona più colpita dalle fiamme è stata quella di Porto Alabe. Qui le fiamme hanno assediato la città, costringendo molti residenti a lasciare le proprie abitazioni.

Incendio in provincia di Oristano: stato di emergenza

È pesantissimo il bilancio del gigantesco rogo scoppiato nel Montiferru, in provincia di Oristano. Non è ancora stato possibile fare una stima precisa visto che il fuoco, dopo aver percorso circa 50 chilometri dalla provincia di Oristano all’Ogliastra.

La Giunta regionale ha approvato lo stato di emergenza, propedeutico alla richiesta di stato di calamità da parte del Governo. Al lavoro per tentare di contrastare le fiamme ci sono 7500 uomini tra Corpo forestale, Vigili del fuoco, Protezione civile, volontari. Ma anche Croce Rossa Italiana, Carabinieri e Polizia di Stato, in volo sette Canadair, più due in arrivo dalla Francia richiesti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, 11 elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma, un elicottero dei vigili del fuoco e uno dell’Esercito.

L’incendio in Sardegna nello stesso luogo di quello di 27 anni fa nel Montiferru

Sono trascorsi quasi 27 anni dall’ultimo rogo scoppiato nel Montiferru. Era l’agosto del 1994 quando un incendio, poi risultato doloso, cancellò i boschi di Seneghe, Bonarcado, Cuglieri, Santu Lussurgiu e Scano Montiferro. Ed è proprio nella stessa zona, tra Bonarcado e Santu Lussurgiu che sabato sono partite le fiamme.

Le alte temperature e il vento hanno alimentato il fuoco che si è velocemente propagato circondando prima Santu Lussurgiu e poi spostandosi a Cuglieri. Il piccolo paese è stato assediato dalle fiamme per tutta la notte. 200 le persone sfollate. Con loro anche tutti gli abitanti di Sennariolo, 155 persone, che si trova a pochi chilometri e dove gli stessi cittadini di Cuglieri avevano trovato rifugio.

All’alba di domenica 25 luglio sono ripresi i lanci d’acqua dal cielo. Ma dopo una lieve tregua, con il passare delle ore e con l’aumento delle temperature e della forza del vento, le fiamme hanno ripreso vita trasformando tutta l’area in un inferno.

L’incendio raggiunge Porto Alabe

Il fronte del fuoco si è spostato raggiungendo Porto Alabe. Il piccolo centro è stato circondato dal fuoco: 200 le persone allontanate da casa, tra queste anche tanti turisti. Contemporaneamente il forte vento di scirocco riaccendeva i focolai anche a Santu Lussurgiu, nella frazione di San Leonardo. 50 le famiglie allontanate.

Le fiamme hanno anche raggiunto Scano Montiferro, dove sono state evacuate alcune abitazioni e sfollate 400 persone. Tra le quali anche gli ospiti di una struttura per anziani e Borore nel Nuorese con altre trenta famiglie allontanate.

Un’emergenza continua, con i centralini di Protezione civile e vigili del fuoco presi d’assalto dai cittadini. Per tutta la giornata si sono susseguite le riunioni operative tra i vertici delle forze al lavoro per l’emergenza. Lo stesso presidente della Regione, Christian Solinas è nella sala operativa della Protezione civile per coordinare e seguire le operazioni. Il governatore ha annunciato che scriverà al presidente Draghi per chiedere al Governo “un sostegno economico immediato per ristorare i danni e che una quota del PNRR sia subito destinata alla Regione per un grande progetto di riforestazione. 

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