Il sindaco vendoliano con la pistola: “Come Taranto neanche in Africa”

Pubblicato il 23 Maggio 2012 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA

Ippazio Stefàno con la pistola

TARANTO – Quattordici aggressioni. Con i coltelli, gli schiaffi. Gli hanno pure buttato la benzina addosso. Lo Stato non consegna le case? E quelli vanno dal sindaco. La statale sprofonda? Sempre dal sindaco vanno. Il bilancio della sua attività da primo cittadino (riconfermato alle ultime consultazioni) Ippazio Stefàno lo fa con una punta di amarezza: “In Africa ho fatto il volontario per un anno, mai nessuno ha provato ad assalirmi”. Deduzione: Come Taranto neanche in Africa. La contromossa di Ippazio, il sindaco pacifista, è finita sui giornali e sui siti di tutta Italia. Si vede questo mite pediatra che, calice in mano, alza il bicchiere per brindare con i sostenitori. Un attimo, il fotografo messo al punto giusto e, tac, ecco che sulla camicia bianca compare una pistola. Il sindaco della pace, eletto con Sinistra Ecologia e Libertà, è un pistolero?

“Mi hanno minacciato in campagna elettorale – racconta al Corriere della Sera -, mi è arrivata una lettera a casa: ritirati, mi dicevano, se no tu e la tua famiglia rischiate. Io ho denunciato tutto alla Digos, ma non voglio la scorta, non voglio che qualcuno si giochi la pelle per me, non uso nemmeno l’auto di servizio. E non mi sono ritirato. Quindi…”. Quindi? “Mica posso avere scariche di adrenalina ogni volta che uno mi viene incontro”.

E quindi, ecco la pistola, portata infilata nei pantaloni come fosse uno “sgherro” qualunque. “Sa, ho cominciato 30 anni fa…presi la pistola quando giravo di notte per i quartieri degradati e facevo campagna contro l’Aids. Poi l’ho tenuta nel cassetto, chiusa lì per un sacco di tempo. L’ho ritirata fuori da sindaco. Lei non lo sa, ma mi hanno fatto di tutto”. E racconta delle 14 aggressioni, dei coltelli e della benzina addosso. Perché il sindaco sarà anche pacifista, uno che cura gratis i bimbi delle periferie, ma alla fine s’è dovuto adeguare. Perché “come Taranto neanche in Africa”.