TARANTO, 10 GEN – ''Perche'?'': e' l'interrogativo che continua a porsi Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi, a 16 mesi di distanza dall'uccisione della figlia 15/enne. Lo fa anche in aula, in una pausa del processo, parlando con i giornalisti e chiedendosi ancora il motivo per il quale la ragazzina e' stata uccisa in modo cosi' brutale.
''Eravamo due famiglie che si frequentavano – ricorda Concetta – non capisco perche' sia accaduto questo. La gelosia? Mah, non so se sia stata solo quella''. In aula Concetta non ha cercato lo sguardo della sorella Cosima e della nipote Sabrina, comparse dietro le sbarre e accusate dell'omicidio. ''Per me sono due persone che hanno sbagliato e devono pagare''.
La mamma di Sarah e' in ansia anche perche' non riesce a comprendere tutte le lungaggini preliminari del processo. ''Non staro' a tutte le udienze, ma alle piu' importanti ci saro''' preannuncia. Poi pensa alla composizione della Corte d'Assise e lo sguardo si fa piu' sereno. ''Il presidente e' donna, sette giudici su otto sono donne. Le donne sono piu' agguerrite, questo mi dà fiducia per una sentenza che faccia giustizia''.