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Lerner spara a zero, ma la sanità lombarda è la migliore d’Italia

di admin |22 Luglio 2010 12:00

da: Il Giornale

Dalle pagine di Repubblica Gad Lerner mette sotto accusa la sanità lombarda e il circuito ciellino di direttori che ruota intorno al presidente regionale Roberto Formigoni. «La Lombardia – scrive piccato – un tempo considerata la locomotiva d’Italia, si scopre epicentro di affari criminali». Il riferimento è all’arresto del direttore dell’Asl di Pavia Carlo Antonio Chiriaco per i suoi contatti con i boss della ’ndrangheta e al coinvolgimento nell’inchiesta del direttore generale dell’Asl di Monza e Brianza Pietrogino Pezzano, nominato nelle intercettazioni.
Detto questo, da qui a dire che la sanità lombarda è un modello fallimentare ne corre. Eccome. A dimostrarlo non sono certo elucubrazioni politiche, ma i numeri: quelli del bilancio e quelli dei pazienti che arrivano da ogni regione d’Italia per farsi operare negli ospedali lombardi. E ancora, i numeri dei tempi di attesa, dei controlli sulle cartelle cliniche, degli interventi più complicati, del tasso di mortalità in calo. Cifre che rispondono al buon Gad Lerner: «La Lombardia è ancora una locomotiva in ambito sanitario». Eppure l’editorialista sostiene che «il modello lombardo della destra è mortificante sia in termini di valori civili che di servizi resi ai cittadini». Si può demonizzare quanto si vuole il modello della sanità convenzionata. Ma solo a parole, non certo con i fatti.
Innanzitutto la Lombardia è una delle poche Regioni con il bilancio sanitario in attivo (207 milioni di euro nel 2009), contro casi di Regioni con buchi nei conti ormai…

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