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Loano (Savona), prende una multa e insulta i vigili su Facebook: condannato a pagare 8mila euro di danni

di redazione Blitz |6 Giugno 2019 14:29

Loano (Savona), prende una multa e insulta i vigili su Facebook: condannato a pagare 8mila euro di danni

Loano (Savona), prende una multa e insulta i vigili su Facebook: condannato a pagare 8mila euro di danni

LOANO (SAVONA) – Prende una multa e insulta i vigili su Facebook: condannato a pagare 8mila euro tra risarcimento danni e spese legali. E’ accaduto a Loano, in provincia di La Spezia. Qui un uomo di 40 anni dopo aver preso una multa ha postato sul social network il verbale insieme ad alcune frasi contro gli agenti della polizia locale del Comune che gli avevano comminato la sanzione. 

Il sindaco Luigi Pignocca non l’ha presa bene e lo ha denunciato per diffamazione perché “comunicando con più persone offendeva la reputazione dell’Amministrazione”.

I fatti risalgono al 2013. Nel 2017 l’uomo è stato rinviato a giudizio e lo scorso 28 maggio il giudice del tribunale di Savona lo ha condannato a pagare 1.200 euro di multa, a risarcire 4mila euro di danni e a rifondere i 2.600 euro di spese legali (più IVA) sostenuti dalla controparte.

“I cittadini hanno tutto il diritto di essere in disaccordo con l’operato dell’amministrazione e dei suoi rappresentanti – il commento del sindaco Pignocca – Tuttavia tali espressioni di dissenso devono sempre collocarsi in un alveo di rispetto ed educazione nei confronti delle istituzioni e, soprattutto, del lavoro dei dipendenti. In questo caso rispetto ed educazione sono venuti meno e perciò mi sono sentito in dovere, come sindaco, di tutelare gli agenti del nostro comando da ogni tipo di offesa e ingiuria gratuita”. 

Non è la prima volta che accade. Nel marzo del 2008 a Torino 78 persone sono finite nel registro degli indagati per aver commentato il post di un avvocato che aveva insultato i vigili. Nell’ottobre dello stesso anno a Palermo un gruppo di agenti della polizia locale ha querelato un quarantenne ottenendo un risarcimento di mille euro più le spese processuali. I soldi sono stati donati in beneficenza. (Fonti: Liguria 24, Il Secolo XIX)

 

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