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Luigi Capasso, le figlie del carabiniere Alessia e Martina erano terrorizzate dal papà

di Daniela Lauria |1 Marzo 2018 9:14

Luigi Capasso, le figlie del carabiniere Alessia e Martina erano terrorizzate dal papà

Luigi Capasso, le figlie del carabiniere Alessia e Martina erano terrorizzate dal papà

LATINA – Erano terrorizzate dal loro stesso papà Alessia e Martina Capasso, le figlie del carabiniere Luigi Capasso che mercoledì 28 febbraio le ha ammazzate nella loro stessa casa a Cisterna di Latina, dopo aver sparato alla loro mamma, Antonietta Gargiulo, per poi togliersi lui stesso la vita.

A raccontarlo è l’avvocato della moglie di Capasso, tutt’ora ricoverata in gravi condizioni e tenuta sotto sedativi all’ospedale San Camillo di Roma. “Avevo incontrato le bambine qualche tempo fa – ha detto all’AdnKronos l’avvocato Maria Concetta Belli – ed erano terrorizzate dal padre”.

Antonietta Gargiulo e Luigi Capasso si stavano separando. “La situazione nella coppia era tesa – precisa sempre il legale – e si era per così dire aggravata quando a settembre lui ha aggredito la moglie davanti alla Findus, suo luogo di lavoro, tanto che sono dovuti intervenire i colleghi di lei a sua difesa. Ed in precedenza l’aveva aggredita anche a casa davanti alle bambine – ha proseguito Belli – Dopo l’episodio di settembre lei ha deciso di separarsi e lui andò via di casa. Si sono susseguiti diversi tentativi di riavvicinamento ma tutti vani”.

Quello che è successo dopo è una storia di stalking già scritta. “Lui si faceva trovare sotto casa, la seguiva, uno stalker insomma – ha detto ancora Belli – cercava di incontrarla, ma lei, anche su mio consiglio, ha sempre rifiutato tutti gli incontri. Anche quando lui ha svuotato il conto corrente comune e disse che le avrebbe dato i soldi se acconsentiva ad incontrarlo. Mai avvenuto. E’ sempre stata attentissima, molto prudente”.

A gennaio scorso Antonietta Gargiulo fu ascoltata al commissariato di Cisterna in seguito a un esposto che anche il marito aveva presentato contro di lei. In quella circostanza aveva raccontato di un rapporto da sempre molto conflittuale, con liti davanti alle figlie. Aveva detto di avere paura anche per le sue figlie.

Quella di Alessia e Martina sembrava una vita normalissima fino a due anni fa. Le lezioni di danza, lo studio della chitarra, la scuola, gli amichetti della parrocchia. Poi tutto è cambiato, quando mamma e papà hanno iniziato a litigare sempre più spesso. Papà carabiniere, irrequieto, che ha cambiato tre caserme, diventa sempre più geloso di mamma. Da genitore affettuoso che le portava al bar sotto casa e comprava patatine e cioccolatini, è diventato irascibile e scontroso.

“La bambina più piccola, quando le si chiedeva se voleva vedere il papà – aggiunge l’avvocato – sembrava traumatizzata, non parlava, si limitava a scuotere la testa, facendo cenno di no”. La più grande, più conciliante, i primi tempi aveva mantenuto i rapporti con il padre, poi pian piano se ne era allontanata. Perché, riferisce l’avvocato “diceva che il papà ogni volta che la chiamava chiedeva sempre della mamma, era ossessionato da lei e soprattutto dalla sua gelosia”.

L’avvocato racconta ancora: “Poco prima delle festività Alessia ricevette davanti alla sua scuola, a pochi metri dall’abitazione della famiglia, una visita inaspettata del padre che voleva darle il regalo di Natale. Alessia prese il regalo e scappò”. Agli assistenti sociali, intervenuti nella burrascosa separazione, le ragazzine avevano detto: “No, papà non lo vogliamo più vedere”.

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