La confisca ha riguardato un albergo, un centro benessere, un ristorante, una sala ricevimenti, 13 ettari di terreno, un’impresa edile, 2 imprese di ristorazione, 8 appartamenti, 8 autovetture di grossa cilindrata, una moto Harley Davidson, e conti correnti bancari in 10 istituti di credito. Tra gli immobili confiscati, il ristorante “Le meraviglie poetiche” di Gravina, l’albergo e sala ricevimenti “Il Guiscardo” di Venosa (Potenza) e il resort “Sgarrone” di Altamura (Bari).
Le indagini svolte dai carabinieri hanno dimostrato – secondo la magistratura – che Sorangelo aveva una disponibilità di beni assai sproporzionata rispetto al reddito dichiarato e all’attività lavorativa svolta, presupposti che hanno indotto il Tribunale a sequestrare cautelativamente i beni per poi disporne la confisca, eseguita di carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari su richiesta della Dda. .