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Mano morta a Roma, condannato a due anni di carcere. Prima il raptus, poi fuga dal fidanzato…

di Redazione Blitz |25 Giugno 2019 14:19

Mano morta a Roma, condannato a due anni di carcere. Prima il raptus, poi fuga dal fidanzato...

Mano morta a Roma, condannato a due anni di carcere. Prima il raptus, poi fuga dal fidanzato…

ROMA – Un uomo di 40 anni è stato condannato a due anni di carcere per violenza sessuale: tra fattaccio – una pesantissima “mano morta” in mezzo alla strada a Porta San Lorenzo a Roma ai danni di una diciannovenne – e condanna è passato un amen perché quel 18 settembre 2018 le cose si sono succedute piuttosto concitatamente con l’aggressore che ha finito per rifugiarsi negli uffici della Polizia. 

Che lo farà arrestare. Come racconta Giulio De Santis sul Corriere.it, il quarantenne aveva appena finito di lavorare, praticamente l’alba, è sceso dalla macchina ha visto la ragazza e come niente fosse le ha fatto delle avances fin troppo esplicite che lei ha finto di ignorare. Poi, l’inosabile: le è corso dietro per alzarle la gonna, toccarla. La ragazza in successione ha prima cacciato un urlo, quindi ha chiamato il fidanzato al telefonino che prontamente è sceso roteando una mazza da baseball.

A quel punto le comiche: precipitosa fuga senza scuse, nascondersi sì, ma dove? Gli uffici della Polizia lo hanno salvato dal fidanzato geloso con mazza che minacciava di fare un macello e in effetti si stava dando da fare. La ragazza nel frattempo aveva avvertito la Questura: quando quello tutto trafelato ha chiesto aiuto perché “era inseguito da un pazzo”, i poliziotti già sapevano. Denuncia, rito abbreviato con richiesta del pm di 18 mesi e condanna invece a due anni. (fonte Corriere.it)

 

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