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Mario Cerciello Rega, Finnegan intercettato in carcere: “I carabinieri hanno mostrato il distintivo”

di Redazione Blitz |19 Novembre 2019 15:04

I due giovani americani arrestati per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, (foto ANSA)

I due giovani americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, (foto ANSA)

ROMA – La notte del 26 luglio scorso il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega e il suo collega Andrea Varriale, mostrarono ai due studenti americani Lee Elder Finnegan e Gabriel Christian Natale Hjorth i distintivi di riconoscimento. La conferma arriva dallo stesso Finnegan in una intercettazione, citata in una informativa dei carabinieri, di un colloquio intercorso tra il ragazzo, il padre e Michael Craig Peters, consulente legale americano, il 2 agosto scorso nel carcere di Regina Coeli. “Quando ci hanno fatto vedere velocemente i distintivi o qualcosa del genere”, dice il ragazzo americano. Del colloquio ne scrivono oggi Il Tempo e la Repubblica. Fino ad ora i due ragazzi americani avevano sempre raccontato che si erano difesi da “due adulti sconosciuti”, che non si erano qualificati come carabinieri e li avevano aggrediti, spaventandoli e scatenando la loro reazione.

Dopo quella rivelazione interviene Graig invitando Finnegan a “rimanere calmo”. “Attieniti alla tua dichiarazione – gli dice – ripassala punto per punto, ricordatela. Non ci deve preoccupare la tua dichiarazione… durante l’interrogatorio… questo non lo puoi dire. E’ successo e basta”. E ancora: “Tu non hai visto niente”, facendo riferimento ai distintivi di riconoscimento. Un invito non del tutto assecondato dal giovane americano che raccontando quanto avvenuto in una strada del quartiere Prati afferma: “Ho visto due sbirri. Uno di cui più basso. Erano rivolti nella direzione opposta. Sono venuti dietro a noi, alle nostre spalle. E la macchina militare era qui”.

Fonte: ANSA

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