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Melania Rea e Salvatore Parolisi, le tappe dall’omicidio di lei al processo per lui

di luiss_smorgana |1 Febbraio 2019 13:18

TERAMO, 12 MAR – Il 18 aprile 2011 Carmela Rea, detta Melania, 28 anni, esce dalla sua casa di Folignano (Ascoli Piceno) con il marito Salvatore Parolisi (30), caporalmaggiore del Rav Piceno, e la loro bambina di 18 mesi, per fare delle visite mediche. Non vi fara’ piu’ rientro. Inizia cosi’ il dramma che oggi ha visto il Gup di Teramo accogliere la richiesta di rito abbreviato per Parolisi.

Queste le principali tappe della vicenda:

18 aprile – Melania parla con la madre alle 13:30; poi – e’ la versione del marito – con Salvatore e la bimba va a Colle San Marco, dove arriva dopo le 14:10. Parolisi racconta di averla vista allontanarsi per andare alla toilette del ristorante ‘Il Cacciatore’, ma nessun testimone lo conferma. Un’amica la chiama al cellulare alle 14:40. Alle 15:26 la prima chiamata del marito, senza risposta.

Alle 15:30 l’uomo da’ l’allarme. Secondo l’accusa la coppia, con la bambina in auto, si dirige, invece, verso Ripe di Civitella (Teramo), dove Melania, intorno alle 14:30, viene uccisa con 35 coltellate dopo essere stata aggredita alle spalle.

19 aprile – Il marito non partecipa alle ricerche, rimane in caserma e cancella il suo profilo su Facebook con il quale chattava con l’amante.

20 aprile – Un anonimo telefona alla polizia di Teramo: c’e’ un corpo nel Bosco delle Casermette. E’ Melania.

22 aprile – Parolisi ‘mima’ con gli investigatori la scena della ‘scomparsa’ di Melania, e si dispera. Nella notte viene ascoltato come persona informata sui fatti e parte offesa. Poco dopo si scopre che ha l’amante.

10-11 maggio – Due interrogatori per Parolisi che consegna indumenti e scarpe al Ris, dopo essersi gia’ sottoposto al prelievo del Dna. Si contraddice.

16 maggio – Duemila persone partecipano ai funerali di Melania a Somma Vesuviana (Napoli).

26 maggio – Parolisi, ancora non indagato, nomina due legali noti per i processi sui delitti Meredith e Sara Scazzi.

21 giugno – Il marito di Melania e’ iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

24 giugno – Invitato a comparire davanti ai pm di Ascoli Piceno, Parolisi si avvale della facolta’ di non rispondere.

11 luglio – Parolisi riprende servizio alla caserma Clementi di Ascoli come addetto all’amministrazione.

13 luglio – Depositata la relazione sull’autopsia di Melania, fondamentale per la competenza territoriale dell’inchiesta.

19 luglio – Parolisi viene arrestato. Contestualmente l’inchiesta passa a Teramo per competenza territoriale.

20 luglio – L’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, presenta la richiesta di affidamento della piccola ai nonni materni. Nell’interrogatorio di garanzia il militare si avvale della facolta’ di non rispondere.

2 agosto – Il gip di Teramo ‘conferma’ l’arresto di Parolisi.

4 agosto – Anche davanti al gip abruzzese il caporalmaggiore si avvale della facolta’ di non rispondere.

22-23 agosto – Il Tribunale del Riesame dell’Aquila respinge l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Parolisi.

14 settembre – La difesa chiede al gip un incidente probatorio per stabilire tempi e modi del decesso di Melania.

4 ottobre – Il gip teramano respinge la richiesta.

28 novembre – La Corte di Cassazione conferma l’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Riesame dell’Aquila.

20 gennaio – Il gip di Teramo Giovanni de Rensis a conclusione delle indagini accoglie la richiesta della Procura di giudizio immediato per Parolisi e fissa l’udienza al 27 febbraio. La difesa, pero’, entro i termini chiede il rito abbreviato e l’udienza slitta.

12 marzo – Il Gup di Teramo, Marina Tommolini, accoglie la richiesta di una superperizia sull’ora della morte di Melania e del processo con giudizio abbreviato e aggiorna il processo al 30 aprile 2012.

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