Migranti, trafficanti intercettati: “Noi siamo businessmen”

Migranti, trafficanti intercettati: "Noi siamo businessmen"
(Foto d’archivio)

PALERMO – “Nessuno sale sui gommoni se non abbiamo i nostri dinari. Noi siamo dei businessmen”: così parlavano al telefono i trafficanti di migranti arrestati dalla polizia siciliana a Palermo. I tre uomini, tutti cittadini extracomunitari, si vantavano della loro “attività” di gestione della tratta di profughi tra le coste della Libia e la Sicilia. Una attività che fruttava anche 2.400 dollari a persona per ogni tratta, una tratta che, nelle promesse, avrebbe dovuto includere il trasferimento dei migranti fino al Nord Europa, ma che in diversi casi si è interrotta nello stesso Mediterraneo, con la morte in mare.

Le indagini sono partite dall’analisi dei numeri trovati dentro un telefonino satellitare rimasto su un gommone. Oltre alle tre persone fermate una quarta risulta latitante. Altri dieci indagati, fra cui i capi dell’organizzazione, sarebbero ancora in Libia. I trafficanti sono accusati anche del naufragio avvenuto il 9 febbraio scorso al largo delle coste libiche che costò la vita a circa 300 migranti. In quell’occasione i soccorritori riuscirono a recuperare solo 29 corpi.

Le accuse nei loro confronti sono di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dalla transnazionalità. I trafficanti sono anche accusati di aver favorito la fuga di molti profughi dai centri di accoglienza, garantendo loro il necessario supporto logistico per raggiungere clandestinamente i Paesi dove intendevano presentare richiesta di asilo.

TRAFFICO DI MIGRANTI – Le stime della Organizzazione internazionale per le migrazioni parlano di oltre un milione di migranti e rifugiati entrati in Europa nel 2015, un numero che è quattro volte quello del 2014.

Oltre 800mila persone sono arrivate in Grecia dalla Turchia: di queste 455mila erano in fuga dalla Siria e 18 mila dall’Afghanistan. Circa 1 milione di migranti è arrivato in Germania, ma nel totale è compreso un gran numero di persone provenienti dai Balcani e arrivate all’inizio dell’anno. Quasi 3.700 persone, in fuga da Africa e Medio Oriente, sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nel 2015.

 

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