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Milano, donna aggredita in centro da uno sconosciuto. I passanti lo fermano e lo consegnano alla polizia

di redazione Blitz |12 Agosto 2019 14:49

(Foto d'archivio)

(Foto d’archivio)

MILANO – Una donna di 64 anni è stata aggredita da uno sconosciuto lunedì mattina, 12 agosto, in centro a Milano, in Largo La Foppa, una piazza molto frequentata vicino a Brera e a Porta Garibaldi. Secondo le prime informazioni l’uomo avrebbe tentato di strapparle la borsa e l’avrebbe colpita con un coccio di vetro, ferendola gravemente. La donna è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale Niguarda. 

L’aggressione è avvenuta intorno alle 12:30 davanti ad altri passanti, che sono intervenuti e hanno fermato l’uomo, un immigrato regolare e incensurato del Bangladesh di 31 anni. I presenti, dopo il gesto, hanno chiamato i soccorsi e hanno trattenuto l’aggressore, impedendogli la fuga, fino a quando pochi minuti dopo è arrivata una Volante della polizia che lo ha bloccato.

Il racconto dei testimoni

“Urlava ‘mi stanno uccidendo’, mentre perdeva tantissimo sangue”: questo il racconto di Giuseppina, barista del Prestige, che ha assistito dal suo locale all’aggressione. “Ho sentito il rumore di una bottiglia che si rompeva – spiega – e sono uscita. C’era una donna che urlava ‘mi stanno uccidendo’ e un uomo che la riempiva di sberle. Poi, le si è messo sopra e l’ha colpita con una bottiglia al collo. L’uomo ha provato a scappare mentre la gente urlava ‘prendetelo’ ed è stato accerchiato e bloccato”.  

“Avevamo paura che svenisse e abbiamo pensato che, prima che ciò accadesse, dovevamo metterla in contatto coi parenti. Allora ha parlato al telefono con, credo, sua figlia e le ha detto ‘mi hanno tagliato la gola’”: a raccontarlo è Ola, giovane russa di 36 anni che lavora un un centro yoga, una delle prime a soccorrere la donna. “Ero al bar Prestige a prendere un cappuccino – racconta la giovane che si definisce “sotto choc” per quello che ha visto – quando ho sentito delle persone che urlavano ‘la sta uccidendo’. Ho preso la borsa e sono uscita. Qualcuno cercava di metterla in piedi, ma non ci riusciva. Abbiamo provato a tamponare il sangue con della carta presa al bar ma era impossibile. Usciva tantissimo sangue. Lei, ogni tanto, diceva ‘mi alzo e vado in ospedale’, ma non ce la faceva. A soccorrerla con me c’erano un ragazzo olandese e un polacco. Solo io parlavo italiano e capivo quello che diceva. In Italia, forse hanno paura del sangue. Il turista olandese diceva che dovevamo stare calmi”.  

Secondo quanto riferisce l’Ansa la vittima dell’aggressione non sarebbe in pericolo di vita, anche se ha riportato varie ferite, che i medici stanno suturando, al braccio sinistro, alla clavicola, al collo e alla testa, tutte più o meno nella stessa zona, come per ripetuti fendenti. (Fonte: Ansa)

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