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Multe aumentano del 6% da gennaio 2013: Asaps si appella a Monti

di admin |22 Ottobre 2012 12:22

Multe aumentano del 6%: Asaps si appella a Monti

ROMA – Le multe a partire da gennaio 2013 costeranno il 6% in più. Il Corriere della Sera scrive che contro la misura si è schierata l’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che ha chiesto al governo di Mario Monti di fermare l’adeguamento delle sanzioni. A placare gli animi non basterà la misura che prevede che pagando la multa entro 5 giorni l’importo sarà tagliato del 20%.

L’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada prevede aumenti del 5,9% a partire da gennaio. Secondo Quattroruote, riporta il Corriere della Sera, l’aumento sarà del 6%. L’Asaps ricorda al governo che dal 1993 le multe “hanno subito 9 aumenti biennali e l’incremento medio è stato almeno del 51% e salirà al 59%”. Aumenti che pesano sull’economia in grave crisi.

Un divieto di sosta che nel 1993 prevedeva una sanzione di 50 mila lire a partire da gennaio costerà 39 euro. Essere sorpresi a parlare al cellulare senza auricolare mentre si è alla guida invece prevede una multa di 159 euro, contro le 50mila lire di 10 anni fa.

L’Asaps afferma:

“Il 1° di dicembre il ministro di grazia e Giustizia di concerto con gli altri ministeri fissa i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.

Gli aumenti costituiranno una “mini-stangata” che non va sottovalutata, secondo l’Asaps:

“In una fase nella quale gli stipendi sono bloccati in ogni programmato aumento, una misura come quella dell’incremento biennale delle sanzioni pecuniarie appare estremamente sgradevole per gli automobilisti e potrà forse essere ritenuta utile dalle varie amministrazioni che confidano di incassare dalla violazioni della strada una parte delle somme tagliate dalle varie misure di contenimento dei costi” osserva l’Asaps sottolineando che in questo modo “aumenterebbe ancora la distanza fra controllori e controllati”.

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