ROMA – Era allergica al liquido di contrasto che si usa per effettuare le risonanze magnetiche. E’ morta così Rosaria Mancini, 53 anni, scomparsa lo scorso 11 aprile. Secondo l’accusa il personale medico, che l’aveva visitata diverse volte, era a conoscenza dell’intolleranza della signora. Per questo la Procura vuole vederci chiaro e ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo per cercare di capire se sono state osservate tutte le cautele necessarie ad evitare la tragedia.
L’incidente è avvenuto lo scorso giovedì, al Policlinico Umberto I. All’ora di pranzo la signora Mancini, che soffre di problemi al pancreas, è attesa per la risonanza magnetica di controllo. Con lei c’è pure il marito, che rimane in sala d’attesa durante l’esame. Ma dopo pochi minuti vede sopraggiungere gli infermieri armati di defibrillatore. “Non è successo nulla”, lo tranquillizzano. Ma dopo altri 5 minuti lo raggiunge il responsabile dell’equipe che confessa la perdita della paziente. Cosa è successo in quei 10 minuti? Al momento pare un mistero, i pm cercheranno di stabilirlo.