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Natale, bozza Dpcm: cenone solo coi familiari (quali?). Dal 4 forse riaprono bar e ristoranti

di Redazione Blitz |19 Novembre 2020 9:24

Ribelli della cena in mucchio senza mascherine. Davvero credibili nel ristorante Covid free (Foto archivio Ansa)

Tra due due settimane riaprono bar, ristoranti e negozi anche nelle regioni colorate di arancione e rosso? Ma in casa non saranno permesse più di 6 persone. Le regole per Natale 2020 in arrivo con il nuovo Dpcm.

Cosa dice il Dpcm di Natale? Nella bozza che sta circolando si parla di cenone solo con i familiari (quali ancora non si sa), coprifuoco rinviato di un’ora o due ma soprattutto bar e ristoranti forse riaperti dal 4 dicembre anche nelle zone rosse e arancioni.

E ancora, negozi aperti fino a tardi per non far andare tutti insieme a fare spese, niente feste da nessuna parte. In casa massimo 6 persone, ma come sempre, questa è solo una “raccomandazione”.

Bar e ristoranti

Si sta discutendo di una riapertura dei bar e ristoranti la sera nelle zone gialle e in parte della giornata anche in quelle arancioni. Potrebbe rimanere il limite dei quattro posti a tavola, oppure essere aumentato e portato a sei. Per pranzi e cene a casa ci sarà la raccomandazione e rimanere in famiglia proteggendo gli anziani e le persone fragili, ma alla fine forse il numero delle persone potrebbe essere più alto di quello previsto per i locali pubblici.

Scontato il divieto per feste e cenoni con persone di nuclei familiari diversi si cercherà di capire se sarà però possibile invitare qualche parente a casa oppure no. Su questo aspetto al momento c’è tanta confusione.

Dpcm Natale: coprifuoco e negozi

Le nuove regole potrebbero far slittare il coprifuoco di almeno un’ora, addirittura due. Mantenendo però il divieto di assembramento in strade e piazze e il divieto di sosta di fronte ai locali. I governatori intanto chiedono la riapertura dei centri commerciali nel fine settimana e non è escluso che si decida di prorogare l’orario dei negozi al dettaglio proprio per favorire lo scaglionamento agli ingressi.

Scordiamoci un Natale tradizionale

“Se anche la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Possiamo immaginare un Natale più sereno, più legato alle tradizioni squisitamente familiari”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico intervenendo a Porta a Porta. “L’andamento della pandemia è ancora molto pesante – ha spiegato -, i numeri sono molto forti anche se apparentemente questa curva sembra stabilizzarsi. Le centinaia di vittime che abbiamo tutti i giorni ci stanno a ricordare che siamo ancora nel pieno del problema”. (Fonti Ansa e Corriere della Sera).

 

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