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Ndrangheta: porto di Gioia Tauro, 5 condanne e 3 assoluzioni

di Emiliano Condò |18 Novembre 2011 23:17

PALMI (REGGIO CALABRIA), 18 NOV – Con cinque condanne e tre assoluzioni si e' concluso stasera, davanti ai giudici del Tribunale di Palmi, il processo scaturito dall'operazione ''Maestro'' condotta nel 2009 contro un'associazione ritenuta legata alla cosca Mole' di Gioia Tauro e dedita all'importazione di prodotti contraffatti.

I giudici hanno condannato a 10 anni di reclusione Antonio Albanese, di 66 anni, di Gioia Tauro; a nove anni Giuseppe Speranza (70), di Gioia Tauro; a sette anni Francesco Pietro Calipa (31), di Polistena; a sette anni e sei mesi Angelo Boccardelli (62), di Segni (Roma); a tre anni Alessandro Giorgi (41), di Cascina (Pisa). Sono stati assolti Rossella Speranza (42), di Gioia Tauro, Francesco Cosoleto (25), di Cinquefrondi, e l'ex direttore della Dogana di Gioia Tauro Adolfo Fracchetti, di 70, di Bolzano e residente a Belfiore (Verona). Per quest'ultimo, il pm, Roberto Di Palma, aveva chiesto la condanna a cinque anni di reclusione.

Secondo l'accusa, la merce contraffatta proveniente dall'oriente arrivava al porto di Gioia Tauro e da qui i container passavano aggirando i controlli e inonandando la penisola di prodotti contraffatti con i marchi delle piu' famose case di abbigliamento, scarpe, profumeria. Un sistema che consentiva agli importatori di risparmiare milioni di euro di dazi ed ai Mole' di incassare una somma rilevante per il ''servizio'' reso.

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