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Voghera: assessore Massimo Adriatici uccide marocchino. Indagato, ma lui dice colpo accidentale

di Redazione Blitz |21 Luglio 2021 14:34

Omicidio a Voghera in piazza Meardi con un colpo di pistola: arrestato assessore Massimo Adriatici (Foto Ansa)

Omicidio a Voghera in piazza Meardi. Un marocchino è stato ucciso con un colpo di pistola. Ed è stato arrestato l’assessore alla sicurezza Massimo Adriatici ad esplodere quel colpo. Adriatici è agli arresti domiciliari indagato con l’accusa di eccesso colposo in legittima difesa.

Aggiornamento ore 14.33

Lui si difende, dice che il colpo è stato accidentale. E infatti saranno i giudici a stabilire se si sia trattato di legittima difesa, eccesso di legittima difesa, omicidio doloso o volontario. Ma la Lega ha già cominciato a difendere Adriatici. Sposando, a prescindere, la tesi dell’incidente. Da Salvini che parla di legittima difesa al partito che dice che quel marocchino “era noto in città”, e non certo per meriti positivi. Adriatici, infatti, fa parte di una giunta a trazione leghista.

Massimo Adriatici arrestato per l’omicidio a Voghera in piazza Meardi

Sarebbe stato Massimo Adriatici, avvocato, assessore alla sicurezza del Comune di Voghera (Pavia), a sparare il colpo di pistola fatale. La sera di martedì 20 luglio, poco dopo le 22, un marocchino di 39 anni è stato raggiunto dal proiettile in piazza Meardi. Il marocchino sembrava essersi salvato, ma dopo alcune ore è morto. Adriatici si trova ora agli arresti domiciliari. Sul fatto stanno indagando i carabinieri.

Adriatici avrebbe sparato al marocchino dopo una lite

Scrive l’Ansa che, dai primi accertamenti condotti dai carabinieri, sembra che l’assessore Massimo Adriatici abbia esploso un colpo di pistola verso l’uomo di origini marocchine dopo una lite tra i due. Lite che sarebbe avvenuta davanti a un bar. Il ferito è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Voghera (Pavia).

Le sue condizioni, che all’inizio non sembravano preoccupanti, si sono aggravate rapidamente sino alla morte avvenuta nella notte. Da quanto spiega ancora l’Ansa, Adriatici deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato. L’avvocato è assessore alla sicurezza nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Paola Garlaschelli.

La difesa di Massimo Adriatici e il colpo accidentale

Uno spintone l’avrebbe fatto cadere per terra e in quel mentre sarebbe partito un colpo, uno solo, ma fatale. E’ questa la prima ricostruzione di Massimo Adriatici, assessore leghista che la scorsa notte ha ucciso uno uomo durante una lite in piazza a Voghera, e che ora si trova ai domiciliari con l’accusa di omicidio volontario in attesa che l’autorità giudiziaria valuti l’accidentalità dell’accaduto e l’eventuale eccesso nella legittima difesa.

Indagano i carabinieri di Pavia, ai quali l’assessore ha raccontato di aver sparato involontariamente, che il colpo sarebbe partito dalla sua arma, regolarmente detenuta, accidentalmente.

Adriatici e l’ordinanza anti alcol

Massimo Adriatici era stato il promotore di un’ordinanza anti alcol emanata lo scorso 19 luglio che era entrata in vigore proprio la scorsa notte. Tanto che non si esclude che lui fosse in piazza proprio per verificarne l’applicazione, ma ovviamente su questo si attendono le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Pavia.

Salvini e la legittima difesa

“Altro che far west a Voghera si fa strada l’ipotesi della legittima difesa“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato in un video sulle sue pagine social. “Aspettiamo la ricostruzione dei fatti, non ci sono cittadini che con il legittimo possesso delle armi vanno in giro a sparare, a fronte di una aggressione come estrema ratio ovviamente la difesa è sempre legittima”.

La Lega e la vittima “nota in città”

Secondo fonti della Lega, “dalle prime ricostruzioni, la tragedia di Voghera sarebbe frutto di una risposta a un’aggressione con un colpo partito accidentalmente. La vittima era una persona nota in città e alle forze dell’ordine per episodi di ubriachezza e violenze”. Video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.

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