X

Palermo, supermercati sotto scorta. I presidi delle forze del’ordine dopo l’assalto di ieri

di Redazione Blitz |28 Marzo 2020 14:13

Palermo, supermercati sotto scorta. I presidi delle forze del'ordine dopo l'assalto di ieri (foto Ansa)

 ROMA – Da ieri, quindi venerdì 27 marzo, la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di finanza stazionano davanti ai supermercati di Palermo.

Una misura, quella della scorta ai supermercati, presa dopo l’assalto di ieri a un supermercato in via Regione siciliana.

Che vuol dire assalto? Vuol dire che una ventine di persone sono entrate nel supermercato, hanno riempito i carrelli di generi alimentari, e raggiunte le casse hanno cercato di forzarle al grido di “Non abbiamo soldi, non vogliamo pagare”.

Gli impiegati del supermercato, raccontano le cronache locali, hanno chiamato poi polizia e carabinieri, mentre all’esterno tra la gente in fila, a distanza di un metro, come impongono le regole anti Covid-19, è scoppiato il panico.

Quindi ora la scorta. La scorta armata.

Le forze dell’ordine, in queste ore, stanno controllando i più importanti centri commerciali della città – Conca D’Oro, La Torre e Forum – anche in seguito all’allarme circa l’eventualità di nuovi possibili tentativi di saccheggio. “Si tratta solo misure preventive”, sottolineano i responsabili dei centri commerciali.

Ma ormai scorta fu.

Il sindaco di Palermo, Orlando, intanto  si scaglia contro “i gruppi organizzati, gruppi di sciacalli e professionisti del disagio, che promuovono azioni violente e che nei social network trovano una facile vetrina”.

“Mentre centinaia di cittadini e famiglie si stanno registrando per ricevere gli interventi di aiuto alimentare del Comune e delle associazioni – sottolinea Orlando – ci sono persone e gruppi che già dalle immagini e dagli espliciti riferimenti e soprannomi contenuti nelle proprie pagine mostrano e rivendicano la propria appartenenza al sottobosco mafioso. Chiedo a tutti i cittadini di segnalarli alle autorità di Polizia, di segnalare i loro account come promotori di violenza agli amministratori di social network perché siano immediatamente bloccati. Invece di far loro pubblicità rilanciandoli, facciamo in modo che siano zittiti e che ad occuparsene siano le forze di Polizia”.

Per Orlando “si tratta di una decina di gruppi o poco più, che però approfittano della cassa di risonanza offerta dai canali telematici per apparire molti di più e molto più radicati. Palermo anche in questa occasione si sta organizzando per affrontare l’emergenza, con grande spirito di comunità, con il lavoro straordinario dei suoi medici e sanitari, con l’impegno dei dipendenti pubblici e delle aziende che garantiscono i servizi, con la passione di tanti volontari e della società civile. Con il comportamento dignitoso di migliaia di persone. Ancora una volta non ci sarà alcuno spazio ma la più ferma repressione per questi sciacalli di professione che sanno solo aggiungere tensione e paura ad una situazione che non ne ha certamente bisogno”.  

Fonte: Ansa.

Scelti per te