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Piero Dagrada ucciso in casa, il figlio Giovanni: “Non riuscivo più a curarlo. La mia vita era un inferno”

di Maria Elena Perrero |13 Novembre 2018 0:53

Piero Dagrada ucciso in casa, il figlio Giovanni: "Non riuscivo più a curarlo. La mia vita era un inferno"

Piero Dagrada ucciso in casa, il figlio Giovanni: “Non riuscivo più a curarlo. La mia vita era un inferno”

PAVIA –  “Non riuscivo più a curare mio padre. Non ce la facevo più, la mia vita era diventata un inferno”: queste le parole riferite ai carabinieri da Giovanni Degrada, disoccupato di 38 anni, arrestato per l’omicidio del padre, Piero Dagrada, 77 anni e malato da tempo, trovato morto domenica 11 novembre nella casa in cui i due vivevano a Giovenzano, frazione di Vellezzo Bellini (Pavia).

Giovanni Dagrada è accusato anche dell’occultamento del cadavere del padre, rimasto per alcuni giorni in casa sino a che, domenica pomeriggio, non è arrivato il fratello Antonio, che abita nella frazione Samperone di Certosa (Pavia). E’ stato lui a trovare il fratello Giuseppe in stato confusionale davanti al corpo senza vita del padre Piero, morto da almeno 5 giorni.

Secondo le prime ipotesi (che dovranno trovare conferma dagli esiti dell’autopsia), Piero Dagrada, che era vedovo da alcuni anni e gravemente malato, potrebbe essere stato soffocato dal figlio che lo accudiva giorno e notte e che, per stare vicino al padre, aveva rinunciato alla sua vita e anche a trovarsi un lavoro. Nei prossimi giorni Giovanni Dagrada verrà interrogato dal gip per la convalida del fermo. Secondo la testimonianza di alcuni conoscenti, il figlio stava attraversando un periodo difficile per la mancanza di lavoro. In paese in tanti lo descrivono come una brava persona, particolarmente affezionata al padre.

 

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