Un’indagine commissionata nel 2005 dall’allora soprintendente Pietro Guzzo svela che il 70 per cento degli edifici di Pompei necessitava di interventi di restauro e di messa in sicurezza: il 40% con la massima urgenza perché in stato pessimo o addirittura con un cedimento.
Nessuna sorpresa, in base a questi dati, se la Casa dei Gladiatori sia crollata dopo qualche giorno di pioggia, anche se violenta. Il rapporto è firmato dagli architetti Giovanni Longobardi e Andrea Mandara. Nell’incuria generale, più volte denunciata a Pompei, non è nemmeno una sorpresa che questa indagine sia stata la prima condotta dopo il terremoto in Campania nel 1980. Dopo 25 anni, quindi.