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Prefetto in vacanza a Dubai in cambio di permessi soggiorno?

di Daniela Lauria |25 Novembre 2015 14:55

Emilia Zarrilli

FROSINONE – La vacanza pagata a Dubai in cambio del rilascio del permesso di soggiorno a due cinesi. E’ il presunto scambio di favori di cui, secondo la Procura, avrebbe goduto l’attuale prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, che dovrà ora rispondere dell’accusa di corruzione. La vicenda risale al marzo 2009 quando Zarrilli era a capo dello Sportello Unico dell’Immigrazione alla Prefettura di Roma.

A corrompere il prefetto, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato Luigi Di Maio, ex funzionario di polizia e direttore dell’agenzia di consulenza China Service. Anche lui è indagato insieme col suo socio Gianni Bonomi e a due dipendenti cinesi della stessa azienda, Hu Caie e Hu Jine.

Sei anni fa, secondo gli inquirenti, l’allora direttrice dello Sportello Unico sarebbe stata avvicinata dai membri dell’agenzia per persuaderla a concedere il via libera su una pratica di ricongiungimento familiare di due cittadini cinesi di nome Luo Jianying e Chen Pinggou. In cambio alla donna, sempre secondo le accuse, sarebbe stato offerto un viaggio a Dubai in compagnia di due funzionarie di polizia. La vacanza, stando ai libri contabili di China Service, sarebbe costata 8mila e 63 euro.

Sono in tutto 24 le persone coinvolte nell’inchiesta, accusate a vario titolo di aver favorito l’ingresso illegale di cittadini cinesi in Italia. Nel caso del prefetto Zarrilli, l’accusa è di corruzione.

 

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