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Renato Farina, ex agente Betulla: Ordine Giornalisti lo riammette all’unanimità

di Warsamé Dini Casali |4 Settembre 2014 9:38

Renato Farina. Ordine Giornalisti riammette all’unanimità l’ex agente Betulla

ROMA – Renato Farina è stato riammesso nell’Ordine dei Giornalisti. Lo ha comunicato il Presidente dell’Ordine della Lombardia, Gabriele Dossena. “Il Consiglio dell’OdG della Lombardia ha accolto oggi la domanda di reiscrizione di Renato Farina all’Albo dei Professionisti. La decisione, presa al termine della riunione del Consiglio e dopo l’audizione dello stesso Farina, è stata votata all’unanimità. Renato Farina non era iscritto all’Ordine dal 20 marzo 2007″.

Farina, che era accompagnato dal suo avvocato, nel corso dell’audizione ha esaminato i fatti e i comportamenti che hanno portato alla sua radiazione e le ragioni alla base della richiesta di riammissione. “Ho agito in buona fede, con la presunzione di salvare il mondo, ma sono cosciente di avere contravvenuto gravemente alle regole di comportamento della categoria dei giornalisti”. Ex vicedirettore di Libero, Farina venne radiato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine il 29 marzo del 2007 in accoglimento della richiesta avanzata dal Procuratore generale della Repubblica di Milano dopo la scoperta del suo arruolamento nel Sismi con nome Betulla.

Il Procuratore generale aveva argomentato la sua richiesta rilevando che la sospensione di 12 mesi comminata dal Consiglio regionale della Lombardia era “inadeguata rispetto alla gravità della condotta ascritta ed accertata”. Nel frattempo però Farina si era già dimesso e per questo motivo la Cassazione, a cui il giornalista si era poi rivolto, nel 2011 aveva annullato il provvedimento dell’Ordine. Una prima domanda di reiscrizione presentata da Farina nell’ottobre del 2012 era stata respinta. A Luglio di quest’anno la nuova richiesta ora accolta. L’art. 59 della legge istitutiva dell’Ordine, ad ogni buon conto, consente infatti ai giornalisti radiati – anche se nel caso di Farina la radiazione è stata annullata – di chiedere di essere riammessi trascorsi cinque anni dal provvedimento.

Per ascoltare una voce dissenziente, rimandiamo all’articolo di Marco Travaglio (“Bentornato Betulla”) dove si ricostruisce la vicenda e soprattutto l’escamotage che ha consentito a Renato Farina di aggirare il provvedimento di radiazione.

Il reintegro nasce dal solito pastrocchio leguleio all’italiana. L’Ordine sospende Farina per 12 mesi. Il Pg di Milano impugna la sentenza troppo blanda e chiede la radiazione. Prima che il Consiglio nazionale decida, Farina con agile balzo si cancella dall’Albo, pur continuando a scrivere su Libero con lo pseudonimo “Dreyfus” e a fare danni (suo il pezzo anonimo che diffama il giudice Cocilovo e costa al neo direttore Sallusti la condanna per diffamazione senza condizionale; segue grazia di Napolitano).

L’Ordine lo radia comunque, ma l’ex giornalista ciellino ricorre in Cassazione sostenendo che – essendosi dimesso – non poteva essere espulso. La Corte gli dà ragione. Farina, che intanto s’è fatto eleggere deputato di Forza Italia, chiede di essere riammesso. (Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano)

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