CAGLIARI – Il fondatore di Tiscali ed presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, pagherà al Fisco 7 milioni di tasse non versate in tre anni. Soru ha firmato il 13 settembre l’ok alla contestazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di quelle imposte mai versate. Lo ha spiegato lo stesso Soru con un post sul proprio profilo Facebook in cui si lamenta per quella che definisce una “ingiustizia”.
Per l’ex governatore sardo i problemi con il fisco sono iniziati dopo el indagini sulla società Andalas, con sede a Londra ma riconducibile a Soru. Nel 2004 la Andalas, secondo le indagini della Guardia di Finanza, avrebbe concesso un prestito di oltre 27 milioni di euro alla Tiscali finance, che nei cinque anni successivi avrebbe restituito parte del debito con gli interessi ad Andalas.
Solo che questi soldi non sarebbero mai stati dichiarati al Fisco, né a quello italiano né a quello inglese. Così si potrebbe profilare una duplice evasione fiscale, sia da parte di Soru che della società inglese.
Per pagare i 7 milioni chiesti dall’Agenzia delle entrate, Soru ha annunciato la vendita di tre immobili: “Io oggi non ho patrimoni, escluse alcune ben note proprietà immobiliari (la casa di Villasimius, l’area dell’ex colonia di Funtanazza e la mia casa a Cagliari) e la mia quota di partecipazione in Tiscali”.
Sull’accordo con l’Agenzia delle entrate, Soru precisa: “Pago ingiustamente. Per un’operazione societaria effettuata nell’esclusivo interesse della società e del suo futuro, attraverso la quale ho di fatto rinunciato alla piena tutela dei miei interessi, e per la quale mi era stata assicurata l’assoluta neutralità fiscale. Errata interpretazione non certo volontà, da parte mia, di non adempiere ai miei doveri fiscali. E soprattutto in un periodo in cui avevo messo tutto me stesso al servizio della Sardegna e dello Stato”.