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Rivolta organizzata nelle carceri, aizzata da voce sparsa di indulto. Foggia evasione di massa

di Redazione Blitz |9 Marzo 2020 14:16

Rivolta organizzata nelle carceri, aizzata da voce sparsa di indulto. Foggia evasione di massa (Nella foto Ansa, il carcere di Foggia)

Rivolta organizzata nelle carceri, aizzata da voce sparsa di indulto. Foggia evasione di massa (Nella foto Ansa, il carcere di Foggia)

ROMA – Rivolta organizzata nelle carceri italiane: San Vittore a Milano, Frosinone, Palermo, Foggia…Rivolta organizzata, preparata, montata. Rivolta contemporanea in molti istituti carcerari cui hanno partecipato e stanno partecipando buona parte dei detenuti. Più di quanti di solito non partecipino ad una rivolta che, appunto di solito, è sempre nelle carceri di una minoranza di detenuti. Stavolta no, stavolta sono in tanti.

A Foggia hanno addirittura realizzato un’evasione di massa, collettiva. Sono usciti a decine, forse centinaia. Alcuni parenti dei detenuti fuori dal carcere invitavano a rientrare, altri hanno coperto e aiutato. A San Vittore sono sui tetti, a Modena il dramma dell’infermeria saccheggiata e dei morti tra i detenuti, probabilmente per una frenetica overdose.

Perché così tanti a ribellarsi, perché tutti insieme? La rivolta è stata organizzata con un passa parola tra detenuti e tra carceri. Soprattutto la rivolta è montata e cresciuta perché qualcuno ha fatto girare una parola, la parola indulto. C’è il coronavirus, ci danno l’indulto, ci fanno uscire ha fatto presto a diventate un c’è il coronavirus, ci devono dare l’indulto, ci devono fare uscire. Qualcuno ha aizzato la rivolta con il falso miraggio dell’indulto. Qualcuno non ha visto o non ha saputo valutare che non di lamento per meno visite di parenti si trattava ma di altro. Ben altro, si trattava e si tratta di una sorta di rivendicazione di libertà basata sul pericolo di contagio in cella e nelle carceri.

I detenuti che si ribellano, prendono e saccheggiano le carceri si comportano come fossero costretti in un luogo cui è scoppiato un incendio e le fiamme stanno arrivando loro addosso. Vogliono uscire, ritengono l’indulto un dovere dello Stato verso di loro, una sorta di diritto acquisito causa indulto. Coronavirus libera tutti insomma. Diritto ad uscire di cella che invece ovviamente non c’è e contagio garantito nelle carceri che invece non si registra.

Ma qualcuno ha sparso la voce: indulto, indulto…Qualcuno poi non ha capito che su quella parola si stava costruendo una falsa aspettativa prima e poi una rivolta di massa. Prima o poi, più prima che poi sarebbe molto utile, se possibile, individuare chi ha sparso e aizzato in nome del condono e chi, se c’era, dormiva.

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