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Roma. 100 profughi a Casale San Nicola: strade bloccate. Quinto: migranti trasferiti

di Warsamé Dini Casali |17 Luglio 2015 14:50

Roma. 100 profughi al Casale in campagna: Casapound e residenti bloccano strade

ROMA – 100 profughi al Casale in campagna: Casapound e residenti bloccano strade. All’altezza del Casale di San Nicola, sulla Cassia, appena fuori Roma, l’arrivo di un centinaio di profughi ospitati nella ex scuola Socrate, ha scatenato la rabbia di residenti e militanti di Casapound che hanno imposto un blocco stradale.

Intanto a  Quinto, periferia di Treviso, la protesta dei residenti che dura da due giorni ha convinto le autorità a cambiare idea: il sindaco, citando la Prefettura, ha dichiarato che entro stasera (16 luglio) i profughi saranno trasferiti. Detto fatto: nel primo pomeriggio i migranti sono stati spostati nella ex caserma ‘Serena’, a cavallo dei comuni di Treviso e Casier. 

Momenti di tensione quando una Mini ha cercato di forzare il blocco provocando il ferimento di una signora. Le proteste, che vanno avanti da mesi non appena si è saputo della scelta del sito di accoglienza, giungono inaspettate perché il Comitato Casale di San Nicola sembrava aver accettato le condizioni dell’accoglienza. Ne riferisce l’edizione romana di Repubblica.

E’ stato il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a dare l’ok al trasferimento dei migranti al Casale San Nicola. Il sì di Gabrielli era stato anticipato giorni prima da alcuni cittadini tra cui Alberto Meoni uno dei coordinatori del comitato Casale San Nicola che nei mesi scorsi, parallelamente ad alcuni movimenti di destra, avevano dato vita ad alcune proteste contro l’arrivo dei migranti. Dopo il sopralluogo con il prefetto, Meoni aveva detto: “Ci ha spiegato che il sito è perfetto e che questo sarà il centro di accoglienza più bello d’Italia e che rispecchierà il modello del Paese”. (La Repubblica).

Una situazione esplosiva che richiama evidentemente gli incidenti di Quinto, alla periferia di Treviso dove i residenti si oppongono alla sistemazione in due palazzine del quartiere. Ma se lì i residenti protestano perché sono già in troppi, a Roma protestano per il contrario. Una nota di Casapound spiega che “insieme ai residenti ci opporremo in tutti i modi all’arrivo dei profughi a Casale San Nicola. Per quasi 80 giorni siamo stati al fianco dei cittadini di Casale San Nicola per impedire che, contro ogni logica e minimo buon senso, in questo quartiere abitato da sole 250 famiglie fossero trasferiti cento migranti”.

In ogni caso il centro di accoglienza funzionerà come stabilito, assicura il prefetto. “Abbiamo inviato 19 persone che devono soggiornare a Casale San Nicola e c’è un blocco stradale di cittadini che non permette che entrino. Ora sono sui mezzi ma entreranno nel centro perché rimuoveremo il blocco. Non faremo passi indietro”, ha dichiarato il prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Sulla struttura di Casale San Nicola “c’era un bando e una commissione ha ritenuto che la cooperativa avesse i requisiti necessari: ci è arrivato il carteggio ed è corretto. Se c’è gente che non è d’accordo… se passasse questo principio sarebbe finita”, ha concluso il prefetto.

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