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Roma: fermata automobilista che ha travolto e ucciso Nereo, il clochard di Corso d’Italia

di redazione Blitz |16 Gennaio 2019 19:37

Roma: fermata automobilista che ha travolto e ucciso Nereo, il clochard di Corso d'Italia

Roma: fermata automobilista che ha travolto e ucciso Nereo, il clochard di Corso d’Italia

ROMA – E’ stata rintracciata e fermata l’automobilista sospettata di aver travolto e ucciso a Roma lo scorso 7 gennaio Nereo Murari, il senzatetto di origine veronese, conosciuto come il clochard di Corso d’Italia. Per gli investigatori si tratta di una donna di 56 anni che abitualmente, quando fuori è ancora notte, parte dalla sua casa alla periferia Est della città a bordo di una Smart e si dirige in centro per effettuare le pulizie in diversi uffici.

Dopo 8 giorni di indagini la donna è stata individuata dagli agenti del Gruppo Parioli che hanno visionato oltre 60 ore di filmati di telecamere ad ampio raggio ricostruendo cinque chilometri di tragitto dell’auto pirata, di cui non si riusciva a vedere la targa a causa del buio e del riflesso dei fari. È stato individuato il modello della macchina, una Smart, e il luogo in cui successivamente è stata fermata, ossia in via Toscana, poco distante dal punto dell’incidente. Ed è proprio lì che martedì mattina gli agenti della polizia locale l’hanno trovata.

La donna era uscita dal portone del palazzo in cui lavora quando i vigili l’hanno raggiunta nei pressi dell’auto. Dovrà ora rispondere dell’accusa di omicidio stradale, con fuga ed omissione di soccorso. La donna, che è stata a lungo ascoltata dagli investigatori, avrebbe negato, sostenendo di non essersi accorta di aver investito un uomo e di essere confusa. Poi però avrebbe ammesso qualcosa. “Ho sentito che qualcosa era finita sull’auto, ma non pensavo fosse una persona”, ha detto.

La macchina è stata posta sotto sequestro. Dagli accertamenti è emerso che sono stati sostituiti alcuni pezzi del veicolo: un tergicristallo e il parabrezza. E’ stato ascoltato anche il compagno della donna, una guardia giurata che, fatalità, in passato aveva conosciuto Nereo perché anche lui lavorava in zona Corso d’Italia. Più volte aveva incontrato quel clochard gentile con la grande passione per la lettura assieme alla sua inseparabile cagnolina Lilla, rimasta a vegliarlo per ore dopo l’incidente. 

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