Roma, gelato e choc anafilattico per una turista americana allergica alle noci: “Ho rischiato di morire”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2021 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA
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Roma, gelato e choc anafilattico per una turista americana (Ansa)

Roma, gelato e choc anafilattico per una turista americana. Un gelato prima di morire: non è andata, per fortuna, così, ma una turista americana in vacanza a Roma ha rischiato seriamente di lasciarci la pelle. La ventiduenne Annika Larson, allergica alle noci, se l’è cavata con un drammatico choc anafilattico, un ricovero e tanta paura.

Roma, gelato e choc anafilattico per una turista americana

E solo grazie all’EpiPen, l’autoiniettore di epinefrina, che aveva in borsa. Era un bel pomeriggio di fine settembre, passeggiava felice per i vicoli del rione Monti. Un gelato cioccolato e limone non avrebbe dovuto costituire un problema. E invece. Annika ha raccontato tutto, il Mirror le ha dedicato un articolo.

“Sono allergica a tutti i tipi di noci e, dopo aver fatto delle ricerche, credo che il gelato contenesse anacardi e pasta di mandorle. Ho chiesto allo staff se il gelato contenesse noci e mi è stato detto di no”.

“L’ambulanza mi ha trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso, il più alto livello di urgenza. Una volta arrivata, sono svenuta e mi sono svegliata pensando che stavo morendo. Se non avessi avuto la mia EpiPen, sarei morta”.

“Gelato vegano, avrei dovuto capire…”

“Ho mangiato il gelato intorno alle 16.48 e ho avuto la prima reazione 10 minuti dopo. Mi era stato detto che il gelato era vegano, il che avrebbe dovuto essere una spia d’allarme per me, poiché i prodotti vegani sono spesso fatti con noci.

Sono andato direttamente in farmacia e ho preso un antistaminico, ma la situazione continuava a peggiorare. Così siamo saliti su un taxi per tornare all’Airbnb, dove ho chiamato il mio medico che mi ha detto che dovevo usare la mia EpiPen. Avevo paura di farlo perché sapevo che sarei dovuta andare in ospedale”.

“Sono tornata in farmacia e lì hanno chiamato un’ambulanza per me. L’EpiPen mi ha aiutato a respirare meglio, ma la reazione allergica era ancora in atto. Sono arrivata in ospedale intorno alle 18.30 e sono stata dimessa a mezzanotte circa”.