Roma, incendio Malagrotta uguale estate della monnezza: trattava più di metà dei rifiuti giornalieri. E ora?

Le fiamme avvolgono il più grande impianto di trattamento dell'indifferenziata prodotta ogni giorno a Roma: l'incendio di Malagrotta e le sue conseguenze sul ciclo dei rifiuti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2022 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
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Roma, l’incendio nel Tmb di Malagrotta (Ansa)

Incendio Malagrotta uguale estate della monnezza. Un disastro (qualcuno dice annunciato): fatto sta che l’incendio scoppiato all’impianto Tmb (Trattamento meccanico-biologico) di Malagrotta realizza tre emergenze in un colpo solo.

Incendio Malagrotta uguale estate della monnezza

E per Roma si annuncia (e qui la prospettiva è unanime) un’estate sotto il segno dell’immondizia, perché se il blocco degli impianti non agisce direttamente sulla raccolta, impatta gravemente sul trattamento dei rifiuti indifferenziati.

Tre emergenze in un’una: incendio, salute, rifiuti

Tre emergenze, dunque. L’incendio, ovviamente: le fiamme sono state circoscritte all’area interessata, il fumo sale ancora alto, ci vorranno giorni per spegnere le fiamme.

Il rischio ambientale, la paura che si propaghino nell’aria esalazioni tossiche di diossina: il Comune ha istituito una grande “zona rossa”, un raggio di 6 km intorno a Malagrotta (interessato anche il Comune di Fiumicino perché il vento spinge a ovest la colonna di fumo). 

Il caos, e questo è il punto, nel già precario ciclo dei rifiuti cittadino. “L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate”, ha dichiarato il sindaco  Roberto Gualtieri.

Ciclo rifiuti di Roma nel caos

“Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi”.

Una sfida immane. Le fiamme hanno mandato in fumo il più grande polo di trattamento meccanico biologico di Roma.

A Malagrotta più della metà dell’indifferenziata giornaliera

Brucia uno dei due impianti, quello di proprietà della E.Giovi srl, di Manlio Cerroni: trattava 900 tonnellate al giorno di indifferenziata.

Il secondo, più piccolo, è al momento chiuso: bisognerà capire quanto sia stata compromessa la sua agibilità, difficile dire quanto tempo occorra in ogni caso per il suo ripristino.

Insieme trattavano più della metà dei rifiuti indifferenziati prodotto giornalmente in città: 1500 tonnellate delle 2500 totali. Una parte, 500 tonnellate, è trattata nell’impianto Tmb di Rocca Cencia.

Trasferire i rifiuti in altre Regioni (a carissimo prezzo)

Dove destinare il resto? Sul territorio mancano discariche attrezzate: gli impianti di trattamento presenti fuori Roma, come il Tmb della Rida Ambiente ad Aprilia, sono pieni oltre il limite delle capacità di accoglienza.

Serviranno la disponibilità e la buona volontà di altre Regioni più attrezzate: come l’Hera Ambiente in Emilia Romagna, cui l’Ama ha affidato trattamenti per oltre 30 milioni di euro. Non una passeggiata di salute per gli amministratori romani: questi trasferimenti costano cari, intorno ai 220 euro a tonnellata. Il calcolo finale è da capogiro, e non perché sia particolarmente complicato.