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Rosalia Quartararo uccise la figlia per gelosia, esce in permesso dopo 20 anni

di Alessandro Avico |26 Dicembre 2013 15:20

Rosalia Quartararo

MILANO – Rosalia Quartararo ha trascorso il suo primo Natale fuori dal carcere. La donna, oggi sessantenne, fu condannata all’ergastolo per aver ucciso a bastonate per gelosia la figlia diciottenne nel ’93 a Pozzuolo Martesana (Milano) e per averne nascosto il cadavere in una roggia della bassa lodigiana.

Maria Concetta Romano fu uccisa perché aveva una relazione con Rosario, un guardacaccia molto più anziano di lei di cui si era invaghita anche la madre. Dopo l’omicidio, che ebbe notevole risalto mediatico, fu il convivente della donna ad aiutarla nel nascondere il corpo della ragazza uccisa.

Rosalia Quartararo, spiega il suo difensore, Gianluca Arrighi, è rimasta ininterrottamente in carcere, tra Milano e Roma, fino al giorno di Natale perché il magistrato di sorveglianza di Milano le ha concesso un permesso premio. La donna, detenuta a Bollate, ha trascorso il 25 dicembre in un’associazione di volontariato, dove ha potuto pranzare con una delle sue altre due figlie. Allo scadere del permesso premio di 12 ore, la donna è regolarmente rientrata in carcere.

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