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San Romano, muore investito da un treno: aveva le cuffiette alle orecchie

di admin |5 Settembre 2017 1:29

San Romano, muore investito da un treno: aveva le cuffiette alle orecchie

San Romano, muore investito da un treno: aveva le cuffiette alle orecchie

PISA – Aveva le cuffiette alle orecchie e molto probabilmente non si è nemmeno accorto del treno che intorno alle 17,30 del pomeriggio del 4 settembre è arrivato in stazione e gli ha tolto la vita. La vittima, un nigeriano di 31 anni, stava attraversando i binari nella stazione di San Romano, vicino Pisa, e non avrebbe sentito nemmeno le grida dei presenti, che hanno cercato di avvisarlo del pericolo imminente.

Secondo una prima ricostruzione, fatta dagli agenti della Polfer grazie anche ad alcuni testimoni, lo straniero avrebbe attraversato i binari mentre stava arrivando il treno veloce 3170 che viaggiava sulla tratta Livorno-Pisa-Firenze. Indossando le cuffie per la musica il 31enne non avrebbe sentito le urla di alcune persone presenti in stazione che cercavano di avvisarlo dell’imminente arrivo del convoglio.

Su posto per i rilievi di rito oltre alla polizia ferroviaria anche i carabinieri, un’automedica da San Miniato e un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Montopoli. Il traffico ferroviario lungo la linea Livorno-Empoli-Firenze ha subito rallentamenti: Trenitalia ha attivato la circolazione a senso unico alternato, su un solo binario, fra San Romano ed Empoli, con ritardi tra i 15 e i 30 minuti per una decina di convogli regionali. Il treno che ha travolto l’uomo è rimasto fermo in stazione fino alle 19.30 per i rilievi.

Quello accaduto a San Romano non è il primo episodio del genere avvenuto in provincia di Pisa. Nel gennaio del 2014 una ragazzina di 15 anni venne travolta e uccisa da un treno alla stazione di Cascina. La studentessa, secondo quanto raccontarono alcuni amici, indossava le cuffie per la musica e attraversò i binari con la fretta di andare a prendere l’autobus che l’avrebbe portata a casa, invece di passare dal sottopasso pedonale. A niente valsero le urla dei compagni di classe per strapparla alla morte.

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