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Sanatoria immigrati: istanza respinta, datori di lavoro denunciati

di Warsamé Dini Casali |14 Novembre 2011 14:17

ROMA – Ricordate la sanatoria di due anni fa per mettere in regola i lavoratori immigrati privi di permesso? Chi si è visto respingere la richiesta ora rischia la denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La clausola era scritta sul modulo ma pochi l’hanno presa in considerazione. Solo nella città di Roma, le domande respinte sono almeno tre mila. Cioè, al termine delle investigazioni del caso, sono state giudicate non idonee dall’Ufficio Immigrazione tre mila posizioni. Insieme all’incompatibilità del lavoratore per ottenere il permesso di soggiorno scattano i “guai giudiziari”. L’espulsione dell’immigrato e la denuncia del datore di lavoro che aveva violato le norme.

L’iter burocratico per l’assegnazione del permesso di soggiorno è stato lungo e faticoso, con sospensioni e ricorsi al Tar. Ma in questo momento siamo arrivati al fatidico momento della fine-pratica. Con la sorpresa finale. Chi ha voluto accedere alla sanatoria, non pensava certo che la sua istanza, in caso di non accettazione, potesse trasformarsi in un’autodenuncia. Nella capitale è stato evaso il 97% delle pratiche. Si calcola che i lavori immigrati regolarizzati siano 350 mila, con il forte sospetto che altrettanti sfuggano ancora a una qualsiasi forma di emersione. Le richieste di asilo per motivi politici o per fuga da luoghi di guerra sono state in tutto 1500.

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