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Scontro Procura Milano, Bruti e Robledo restano. Csm verso no a trasferimento

di Daniela Lauria |3 Giugno 2014 18:37

A sinistra Alfredo Robledo, a destra Edmondo Bruti Liberati

ROMA – Dopo mesi di battibecchi e dispetti, lo scontro in Procura a Milano, potrebbe concludersi con un nulla di fatto, uno zero a zero. La prima commissione del Csm non avrebbe trovato i presupposti per l’avvio di una procedura di trasferimento del procuratore capo Edmondo Bruti Liberati e dell’aggiunto Alfredo Robledo, che ha accusato il primo di presunte irregolarità nell’assegnazione dei fascicoli. Già nella prossima riunione, prevista per giovedì, la I Commissione potrebbe decidere di archiviare il caso. Potrebbero però scattare comunque misure disciplinari.

Queste, secondo indiscrezioni, le conclusioni cui sarebbe pervenuta la I Commissione del Csm, quella che è competente sulle procedure di incompatibilità. Secondo l’organo disciplinare non sono ravvisabili nel comportamento dei due magistrati elementi che hanno leso l’autonomia e l’indipendenza nell’esercizio delle loro funzioni. Al momento il relatore Mariano Sciacca ha presentato una prima bozza di lavoro su cui saranno necessari ulteriori approfondimenti. La Commissione tornerà a riunirsi giovedì, quando potrebbe chiudere oppure ritenere necessaria un’ulteriore verifica.

Contemporaneamente si avvia a conclusione anche il lavoro della VII Commissione del Csm, quella competente sull’organizzazione degli uffici giudiziari. La relatrice Casella non ha ancora presentato formalmente una relazione, ma dovrebbe farlo tra martedì e mercoledì. Anche la VII Commissione quindi potrebbe passare al voto giovedì. Un voto che sarà senz’altro difficile: la Commissione deve valutare se alcuni processi delicati, ivi compresi il caso Ruby, la Sea, ed Expo, sarebbero stati assegnati da Bruti Liberati ai pm del suo “cerchio magico”, con in testa Ilda Boccassini. Almeno secondo le accuse presentate da Robledo.

Resta aperta intanto la strada per possibili misure disciplinari. Entrambe le commissioni, infatti, anche qualora archiviassero, potrebbero trasmettere gli atti al pg della Cassazione, dove ravvisassero che ce ne sono le condizioni. La VII Commissione inoltre potrebbe valutare anche il possibile trasferimento degli atti alla V Commissione del Csm, che si occupa del conferimento degli incarichi direttivi. Atti di cui la V Commissione dovrebbe tener conto nel momento in cui valuterà la riconferma o meno per altri quattro anni di Bruti Liberati a capo della Procura di Milano, in scadenza a luglio, e tra un anno quella dello stesso Robledo.

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