ROMA – Via libera ai lavori in una scuola su due. Comincia a prendere forma il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal premier Matteo Renzi: i primi 20.845 edifici scolastici riceveranno investimenti per 1,94 miliardi di euro. Obiettivo: scuole più sicure e più nuove entro il biennio 2014-2015.
Saranno costruite nuove scuole e avviati importanti lavori di manutenzione grazie alla liberazione delle risorse dei comuni, svincolati dal Patto di Stabilità per un valore di 244 milioni, più un finanziamento di 510 milioni da parte del Fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno sugli interventi di messa in sicurezza, decoro e piccola manutenzione.
Al lavoro su questo obiettivo c’è una specifica Unità di missione istituita dalla Presidenza del Consiglio in collaborazione con il Miur.
Lo sblocco del patto di stabilità riguarda 404 cantieri in corso o che stanno aprendo, con progetti dall’importo medio di un milione, generando circa 400 milioni di valore complessivo. Tutti i sindaci che hanno risposto all’appello del presidente del Consiglio del 3 marzo scorso segnalando interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili, finanziati completamente con fondi propri e per i quali sbloccare il patto di stabilità, hanno infatti trovato accoglimento nei DPCM firmati a giugno: i sindaci riceveranno la comunicazione dalla Ragioneria dello Stato secondo le procedure gestionali ordinarie di sblocco del patto per l’anno 2014 e 2015.
Per gli altri sindaci che – rispondendo all’appello del governo – hanno chiesto finanziamenti o lo sblocco del patto per interventi che inizieranno nel 2015, si aprirà una nuova possibilità con il prossimo Documento programmatico di economia e finanza e con i mutui in fase di attivazione con oneri a totale carico dello Stato.
Sul sito del governo, sono pubblicati gli oltre ventimila interventi di edilizia scolastica sbloccati negli istituti di tutta Italia. Nel dettaglio, sono indicati comune per comune la natura e i costi di ciascun intervento.