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Sequestro villa di Luisa Todini, la proprietaria: “Il mio coinvolgimento è formale”

di Lorenzo Briotti |21 Gennaio 2011 21:05

Luisa Todini

In merito alla notizia relativa al sequestro del cantiere della casa di via Panama a Roma, di Luisa Todini, la proprietaria precisa che ”l’atto di sequestro è avvenuto solo formalmente nei suoi confronti, ma riguarda attività poste in essere prima dell’acquisto da parte sua della casa in questione dalla società Pasquino di Salini Aldo e C. snc, precedente proprietaria dell’immobile. La Pasquino Snc, a sua volta, aveva acquistato l’immobile nel 2006 dalla Campidoglio Finance Srl, società operante per conto del Comune di Roma nell’ambito di un’operazione di cartolarizzazione”.

Luisa Todini, in seguito all’acquisto avvenuto nel febbraio 2010 si legge nella nota del suo ufficio stampa, ”aveva proseguito i lavori, già iniziati dal precedente proprietario a seguito di regolari autorizzazioni ottenute dagli enti competenti, anche in funzione di quanto dichiarato dalla Campidoglio Finance Srl nell’atto di vendita ossia della insussistenza di vincoli. Dopo l’inizio dei lavori, avvenuto il 30 aprile 2010, essendo sorte problematiche relative al cantiere, la proprieta’ ha deciso a meta’ giugno spontaneamente, e si sottolinea spontaneamente, di bloccare totalmente i lavori a tempo indeterminato in attesa di chiarire il tutto con gli enti competenti.

La stessa proprietaria sottolinea che ha subito presentato istanza finalizzata proprio a conoscere quale fosse la reale situazione urbanistica dell’immobile, alla quale non ha avuto alcun riscontro diretto. Si precisa inoltre che i lavori non sono stati mai più ripresi”. ”Luisa Todini, quindi, nella vicenda in questione – si sottolinea nella nota – è coinvolta solo formalmente, non avendo posto in essere, né chiesto che venisse posta in essere, alcuna attività nel cantiere in violazione delle norme di legge che combattono l’abusivismo edilizio”.

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