X

La figlia della Fornero: “A chi mi condanna dico: guardate il mio cv”

di Elisa D'Alto |8 Febbraio 2012 14:20

ROMA – Silvia Deaglio non ha voglia di parlare con i giornalisti. Se qualcuno ha domande riguardo la sua carriera accademica e la professione dei genitori (L’economista Mario Deaglio e la mamma ministra, Elsa Fornero, sono entrambi docenti all’università di Torino dove lei insegna) può gentilmente guardare il suo curriculum. A parlare sono i suoi titoli e le sue competenze. Stop. “Voleva un appuntamento per parlare di genetica umana?”, risponde non senza una punta di sarcasmo al giornalista del Corriere della Sera che la vuole intervistare sulla polemica di questi giorni.

“La ringrazio ma non voglio parlare di nulla. Con nessuno! Il mio curriculum è pubblico e non c’è nulla da aggiungere”. La vicenda è nota. Il ministro parla di articolo 18, di posto fisso che non c’è più, e intanto la figlia ha un posto sicuro nella stessa università di mamma e papà (ma in facoltà diverse, Silvia è genetista). E la rete, i blog, si scatenano. Cosa risponde? “Che non sono interessata a ribattere a persone che ti hanno condannata così, sulla base di un blog. Quindi ripeto: le mie pubblicazioni sono accessibili, il mio curriculum idem. Dopodiché io non devo giustificarmi di fronte al mondo”.

Il giornalista la incalza e chiede: “Quindi i ministri tecnici parlano tanto e i loro figli invece restano zitti e muti…”. “Non è il mio mestiere parlare con i giornalisti. Io parlo attraverso i lavori scientifici e di argomenti scientifici”. Qualcuno ha messo in dubbio le sue pubblicazioni, chiedendosi se non fossero troppe 61 in sei anni per essere serie. “Intanto le pubblicazioni sono 93. E se lei guarda la mia prima pubblicazione risale al gennaio del 1996, quindi non sono ristrette in sei anni. Sono forse sedici anni?”. Poi, secca. “Io non devo giustificarmi né con lei né con nessuno. Davvero una buona giornata”. E chiude.

Scelti per te