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Riforma Ncc, rivolta tassisti contro rischio dietrofront del Governo. Disagi a Fiumicino e Termini

di Redazione Blitz |19 Dicembre 2018 21:47

Gli stalli dei taxi all'aeroporto di Fiumicino (foto Ansa)

Gli stalli dei taxi all’aeroporto di Fiumicino (foto Ansa)

ROMA – A Roma e in tutta Italia, tassisti in rivolta contro il presunto “dietrofront” del Governo sull’emendamento alla manovra, presentato ieri in commissione Bilancio al Senato, che disciplina il settore Ncc (Noleggio con conducente).

Nel pomeriggio, al termine di un’assemblea presso l’aereoporto di Fiumicino, circa 500 tassisti si sono mobilitati con un presidio sotto Palazzo Madama, chiedendo un incontro con le autorità. In queste ore, il servizio taxi registra invece una progressiva paralisi, in particolare allo scalo “Leonardo da Vinci” e alla stazione Termini. 

La protesta, spiegano i tassisti, punta a scongiurare l’ipotesi di una “marcia indietro” dell’esecutivo sull’emendamento presentato ieri alla categoria dal viceministro Edoardo Rixi “sulla redazione di alcune regole fondamentali per il ripristino della legalità nel settore di noleggio con conducente”.

“Sono ormai troppi anni che impegni formalmente presi dai Governi che si sono succeduti, vengono poi non rispettati e contraddetti dai fatti e l’ipotesi di un cedimento anche da parte di questo Governo alle pressioni e alle minacce della piazza, lo omologa, incredibilmente, ai precedenti. – continua la nota – Se questo governo è veramente ‘il governo del cambiamento’ ha, nella coerenza rispetto al testo dell’emendamento presentato ieri, un’occasione unica ed irripetibile per dimostrarlo”.

“Se, effettivamente, la paura ed il cedimento rispetto alla piazza dovesse avere il sopravvento, il governo si renderà responsabile dell’apertura dell’ennesimo fronte di forte contrasto sociale, avallando situazioni di decennale illegalità a cui l’emendamento ieri proposto – pur nella emergenzialità del testo – poneva comunque un primo ed immediato rimedio”, conclude la nota.

Gli NCC chiedono di annullare o posticipare l’entrata in vigore, da gennaio, della nuova normativa che prevede l’obbligo di tornare in rimessa dopo la corsa: se entrasse in vigore da gennaio, ogni noleggiatore al termine del servizio dovrebbe rientrare nel Comune che ha concesso il permesso, che però spesso non è quello dove il conducente effettivamente lavora. Sarebbe quindi la fine del servizio per migliaia di conducenti.

Ncc, quali sono i motivi della protesta

La nuova Legge di Bilancio prevede la cancellazione ad un emendamento del Movimento 5 Stelle alla Legge di Bilancio.

Questo ha scatenato la protesta degli operatori delle imprese di autonoleggio con conducente, perché si prevede che vengano eliminate delle nuove misure che invece avrebbero liberalizzato questo settore di mercato, come ad esempio la possibilità di prendere nuovi clienti senza che ogni volta si debba tornare nella rimessa. I relatori hanno proposto la cancellazione di queste regole e oltretutto il blocco del rilascio di nuove licenze fino al momento in cui non sarà operativo il nuovo archivio informatico del Mit.

La maggioranza ha presentato l’emendamento che indica la possibilità di avere rimesse per gli Ncc in vari Comuni della stessa provincia, che non deve coincidere per forza con quella del rilascio dell’autorizzazione. L’unica cosa da fare è darne comunicazione prima al Comune stesso. Questo quindi sembra un passo fatto verso chi sta protestando, anche se comunque il rilascio delle nuove licenze rimane bloccato.

Quello che si propone è che l’operatore Ncc non dovrà tornare in rimessa per ogni viaggio nella provincia, ma sul foglio di servizio devono essere registrate la partenza dal pontile di attracco o dalla rimessa, più prenotazioni con partenza o destinazione nella provincia stessa o nell’area metropolitana in cui è ubicato il Comune che ha rilasciato l’autorizzazione. Le prenotazioni devono essere effettuate con strumenti tecnologici e presso la rimessa e ogni inizio e fine servizio deve avvenire presso la stessa. Oltretutto l’operatore deve obbligatoriamente compilare e tenere il foglio di servizio in formato elettronico, indicando il nome del conducente, la targa, luogo e data di partenza e arrivo con relativi km effettuati, gli orari in cui inizia e termina il servizio, i dati del fruitore e anche la destinazione e gli orari dei vari servizi.

Gli operatori del settore e le associazioni dichiarano di valutare in modo positivo l’emendamento proposto, che verrà presentato infatti ai relatori della maggioranza alla Legge di Stabilità, che parla della riforma inerente ai taxi e al noleggio con conducente. Sono più di 10 anni che si attende un corretto equilibriotra i diversi vettori del settore, per ammodernare anche il servizio. Tutto servirebbe anche a soddisfare le aspettative di ripristino della legalità e l’introduzione di una nuova flessibilità per gli operatori. Si tratta infatti di un settore che negli anni ha subito molto a causa degli operatori disonesti e abusivi e di fenomeni di speculazione. La speranza è quindi che si possa approvare una nuova regolamentazione seria, anche in ambito di applicazioni digitali per tutelare operatori e utenti.

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