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Terremoto Catania: 600 sfollati in albergo. Chi ha paura (ma casa sana) dorme nei palazzetti

di Redazione Blitz |27 Dicembre 2018 8:34

Terremoto Catania: 600 sfollati in albergo. Chi ha paura (ma casa sana) dorme nei palazzetti (foto Ansa)

Terremoto Catania: 600 sfollati in albergo. Chi ha paura (ma casa sana) dorme nei palazzetti (foto Ansa)

CATANIA – I seicento sfollati per il terremoto in provincia di Catania andranno in albergo. La Regione Sicilia ha infatti stipulato una convenzione con Federalberghi. Altre persone che, pur non vivendo in case dichiarate inagibili, hanno paura a rientrare a casa saranno ospitate in palazzetti dello sport dove potranno trascorrere la notte tra 26 e 27 dicembre.

Paura e gente in strada nei paesi vicini all’epicentro del terremoto di magnitudo 4.8 registrato alle 3,19 di questa notte, 26 dicembre, con epicentro tra Viagrande e Trecastagni in provincia di Catania. Si tratta della scossa più violenta da quando è cominciata, il 24 dicembre, l’eruzione dell’Etna.

Il centro più colpito è Fleri, una frazione di Zafferana Etnea, ma si registrano danni a Santa Venerina dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, a Zafferana Etnea e nell’Acese. I danni sono evidenti in diversi paesi e ci sono almeno una ventina feriti lievi tra i quali un uomo di 80 anni estratto dalla casa gravemente danneggiata, a Fleri.

È stato chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo la scossa. Il blocco è tra i caselli di Acireale e Giarre. Il tratto è stato riaperto solo nel tardo pomeriggio.

L’intensa attività sismica sul vulcano al momento non ha  alcun impatto sull’attività dell’aeroporto internazionale di Catania, che è pienamente operativo. Molta gente, impaurita, è scesa per strada.

Nelle  due riunioni del Centro coordinamento soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino, è stato tracciato un primo bilancio provvisorio dei danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri. Il prefetto ha fatto aprire scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura. L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa.

 

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