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Terremoto, nonna Peppina torna a casa: dissequestrata la casetta di legno a San Martino di Fiastra

di redazione Blitz |5 Settembre 2018 10:03

Terremoto, nonna Peppina torna a casa: dissequestrata la casetta di legno a San Martino di Fiastra (Foto Ansa)

Terremoto, nonna Peppina torna a casa: dissequestrata la casetta di legno a San Martino di Fiastra (Foto Ansa)

ANCONA  – Nonna Peppina, al secolo Giuseppa Fattori, la donna di 96 anni diventata il simbolo della resilienza dei terremotati del centro Italia, tornerà oggi, 5 settembre, dopo 11 mesi nella casetta di legno a San Martino di Fiastra [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] fatta costruire dai suoi familiari vicino alla sua abitazione resa inagibile dal sisma.

La casetta è stata dissequestrata qualche settimana fa dalla magistratura. Peppina tornerà a casa dalla Rsa di Castelfidardo dove è stata ricoverata per un periodo riabilitazione dopo una frattura di un polso. Ad accompagnarla ci saranno le figlie, Agata e Gabriella. Quest’ultima dovrebbe rimanere con la madre per qualche giorno, poi resterà con Peppina un’amica di famiglia. Ma i familiari cercano una persona che assista la madre “e che ami la solitudine e la montagna” di San Martino.

Nonna Peppina era stata costretta a lasciare la casa dopo il terremoto, ma disse a tutti: “Io voglio morire qui”. E pur di non lasciare l’area nella quale aveva vissuto per 70 anni, all’inizio della sua vicenda aveva rifiutato di trasferirsi, accettando la sistemazione in un container posizionato vicino la casa distrutta e risalente al terremoto del 1997. Anche questa una struttura provvisoria, che l’anziana già utilizzava come deposito, e che i familiari scelsero di rimuovere per evitare un altro sequestro.

Senza un tetto regolare sulla testa e in pieno inverno, furono in tanti, compreso il Papa, a chiedere alla donna di considerare una soluzione più sicura: nonna Peppina accettò di andare a vivere dalla figlia Gabriella, a Castelfidardo. Nel frattempo la casetta era stata sanata dalla norma Salva-Peppina, un emendamento nel dl Fisco collegato alla manovra, che prevede la regolarizzazione delle strutture provvisorie realizzate sui terreni di proprietà, ma non si era trovata la strada per far togliere i sigilli alla casetta di San Martino di Fiastra.

All’inizio di luglio, per la donna c’è stato un nuovo trasferimento, questa volta in un albergo di Polverina, assistita da un’amica di famiglia. Ma dopo un paio di settimane, per colpa di una slogatura al polso e di alcuni problemi cardiaci, è stato necessario il ricovero all’ospedale di Camerino. In agosto è arrivata la notizia del dissequestro e adesso finalmente nonna Peppina può tornare a casa.

 

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