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Torino, auto pirata uccise bimbo di 7 anni: arrestati gli investitori

di admin |17 Gennaio 2012 10:08

TORINO – Due persone sono state arrestate dalla Polizia municipale di Torino con l’accusa di aver investito e ucciso lo scorso 3 dicembre Alessandro Sgrò, un bimbo di sette anni, mentre attraversava la strada con la famiglia sulle strisce pedonali a Torino. Dopo l’incidente, l’auto era fuggita e aveva fatto perdere le tracce. Le persone arrestate sono due giovani di 25 e 30 anni di Aosta. Entrambi – da quanto si e’ saputo – hanno ammesso le loro responsabilita’ davanti al pm Gabriella Viglione, che conduce l’inchiesta.

La vettura investitrice, una Renault Clio grigia, e’ stata trovata in una pertinenza dell’abitazione di uno dei due giovani e presenta tuttora tutti i danni provocati dall’impatto. rano conosciuti dalle forze dell’ordine per vari episodi e piccoli precedenti i due giovani arrestati per l’incidente nel quale e’ morto, lo scorso 3 dicembre, un bambino di sette anni, investito da un’auto mentre attraversava la strada con i genitori.    I due arrestati sono Alessandro Cadeddu, di 34 anni, e Francesco Grauso, di 26. Entrambi vivono ad Aosta.

Il blitz e’ scattato ieri pomeriggio quando, al termine di una complessa indagine, la Polizia locale di Torino ha chiesto via fax ai colleghi di Aosta di avviare la ricerca di una Clio nera. Circa mezz’ora dopo l’auto e’ stata trovata in un garage nella zona ovest di Aosta.    Gli agenti della polizia locale di Aosta e Torino si sono quindi recati nelle abitazioni dei due. L’auto e’ stata posta sotto sequestro.

I due giovani arrestati per la morte di un bimbo di sette anni, investito sulle strisce pedonali il 3 dicembre, a Torino, sono stati identificati incrociando i dati relativi ad alcune automobili con quelli dei cellulari presenti nella zona al momento dell’incidente.    Lo si apprende da fonti della Polizia locale di Aosta che hanno ricordato il particolare, emerso subito dopo l’incidente esaminando i rottami recuperati sul posto, che ad investire il bambino e i suoi genitori era stata una Renault Clio. Successivamente e’ stato scoperto che si tratta di una Clio nera modello ‘Ventesimo anniversario’.    Secondo quanto si e’ appreso, i due giovani sono stati riconosciuti anche grazie all’abbigliamento che indossavano quella sera: non si sa, al momento, se questo particolare sia emerso dalle registrazioni delle videocamere o dal racconto di un testimone.

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